I nostri piedi hanno un ruolo importante nel nostro corpo perché lo sostengono e, come le mani ben curate, contribuiscono a dare fascino ad ogni donna. Accompagnandoci nelle nostre attività quotidiane, però questi sono sottoposti allo stress del nostro peso e all’essere imprigionati in scarpe a volte scomode. Come risultato possono crearsi unghie rigate, o antiestetici e dolorosi calli, duroni, occhio di pernice o persino causare quella che comunemente viene definita unghia incarnita.
Conosciuta in ambito medico come onicocriptosi, questa si verifica quando un angolo appuntito dell’unghia penetra nella pelle, più o meno in profondità , provocando dolore, arrossamento, gonfiore localizzato, infiammazione e persino ascessi che richiedono l’intervento chirurgico.
La penetrazione dell’unghia sulla pelle può determinare la formazione di piccole vesciche ripiene di pus maleodorante che tendono a scoppiare o l’ispessimento della pelle in corrispondenza della lesione tale da provocare dolore e ulteriori lesioni.
Le unghie incarnite possono manifestarsi a qualsiasi etĂ , senza distinzione tra uomo, donna o bambini.
Cause
Le cause dell’unghia incarnita possono essere numerose e differenti. Nella maggior parte dei casi questa è conseguenza della mancata o trascurata cura delle proprie unghie o di una cattiva pedicure; è sufficiente pensare, per esempio, quando le lasciamo crescere troppo prima di tagliarle oppure le tagliamo velocemente e senza attenzione dimenticando di levigare le parti appuntite che poi ledono la pelle.
Altre cause vanno ricercate nella scarsa igiene, nell’eccessiva sudorazione, nell’utilizzo di scarpe molto strette, in eventi traumatici, in problemi dermatologici, nella conformazione del piede.
I soggetti più a rischio di onicocriptosi sono coloro che soffrono o presentano infezioni, infiammazioni o patologie come l’artrite, la deformità plantare, la lunghezza eccessiva delle dita dei piedi, il diabete, l’obesità , la postura scorretta o l’uso di alcuni farmaci.
Cure e trattamenti dell’unghia incarnita
Solitamente il problema tende a risolversi spontaneamente, sebbene sia sempre consigliabile rivolgersi ad un medico specialista, il podologo, o ad un’estetista per limitare o evitare il rischio d’infezione o di altre complicazioni.
In genere, la cura dipende dalla gravità del problema. Quando il problema non si risolve naturalmente e la condizione non tende a migliorare, è fondamentale rivolgetevi al medico per evitare questo si aggravi e si estenda sulle altre dita.
Fare un bendaggio elastico sull’unghia permette di drenare i liquidi in eccesso sul dito del piede ed eliminare velocemente il pus.
Cure farmacologiche
Gli antibiotici, ad uso locale, in genere vengono prescritti quando l’unghia provoca un’infiammazione batterica. Possono essere prescritti anche antiinfiammatori e antidolorifici.
I rimedi naturali
Il piede che presenta un’unghia incarnita ha bisogno di respirare. Per questo motivo bisogna evitare di indossare calze o scarpe quando è possibile o comunque scegliere delle calzature comode e non troppo strette.
I rimedi della nonna
Il rimedio naturale più noto e suggerito è fare un pediluvio a base di acqua calda e sale. Il sale, infatti, è un disinfettante naturale che unito all’acqua va lasciato agire, immergendo i piedi nella soluzione, per circa 2 o 3 volte al giorno per almeno 20 minuti. La pelle e l’unghia si ammorbidirà e si potrà procedere alla rimozione dell’unghia eccessiva e alla disinfezione della pelle. Sostituto o integrato al sale può essere il bicarbonato di sodio.
Versare qualche goccia di limone o di olio essenziale di melaleuca (tea tree oil) direttamente sull’unghia può disinfettare, velocizzare la cicatrizzazione e guarire la pelle, date le loro proprietà disinfettanti, antivirali, antibiotiche e antifunginee.
Un altro rimedio è preparare un infuso di malva da tamponare con un batuffolo di cotone più volte al giorno nell’unghia.
Complicanze
Un’unghia incarnita può causare delle infezioni localizzate anche gravi.  Questa infatti può infettare i tessuti vicini e determinare ascessi o osteomielite, un’infezione dell’osso sul dito in cui è presente la lesione.
Chi soffre di diabete deve fare particolare attenzione alla sua formazione perché i danni possono essere molto gravi in quanto può compromettere la circolazione del sangue.
Quando le unghie incarnite causano ulcere aperte e dolenti, si raccomanda l’intervento chirurgico per minimizzare il rischio di cancrena.
Quando intervenire chirurgicamente
Quando l’unghia incarnita non è curata prontamente, e l’infezione cresce, è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico, in anestesia locale, che estrae e rimuove l’unghia.
Solitamente, una settimana prima dell’intervento, viene somministrato al paziente un farmaco astringente che facilita la rimozione dell’unghia.
L’intervento dura circa 30 minuti a cui bisogna aggiungere 1 ora di riposo in cui il paziente dovrà rimanere sdraiato sul lettino con la gamba rialzata per facilitare la coagulazione del sangue. Poi, potrà riprendere regolarmente a camminare e tornare a casa.