A volte, la normalità è solo il velo sottile che precede un cambiamento radicale, un confine invisibile tra il noto e l’ignoto. Per una donna, quel confine si è infranto nel momento esatto in cui una diagnosi inattesa ha fatto irruzione nella sua vita, portando con sé un nome complesso e una sfida gigantesca.
Fino a quell’istante, tutto era regolato da ritmi personali e certezze faticosamente costruite, un’esistenza che sembrava immune agli schermi neri della cronaca sanitaria. Dentro il frastuono emotivo che segue l’annuncio, la reazione di Mirella non è stata la disperazione, ma un’immediata, tenace riconsiderazione di ogni priorità.
Non c’è spazio per le domande sul perché o per l’autocommiserazione di fronte a una patologia del genere. La priorità assoluta è subito diventata una sola: farcela. In un attimo, la donna si è trovata davanti allo specchio opaco di una condizione particolare e ha compreso che la sua forza interiore sarebbe stata l’unica a mandarla avanti.

Contro ogni previsione e contro la natura insidiosa della patologia, Mirella ha stretto un patto silenzioso con la propria volontà, trasformando la paura in una luce ferma. Qual è il nome scientifico, quasi assurdo, di questo avversario invisibile, e quale scelta ha fatto Mirella per affrontarlo con una determinazione definita come incredibile?
Si tratta di una patologia appunto molto seria che richiede tantissime cure e che ha fatto molto parlare in questo periodo, qualcosa di davvero molto particolare che ha colpito davvero tutti e la donna ha anche un messaggio per le persone.