Giorgio Armani si è spento ieri, 4 settembre, circondato dall’affetto dei suoi cari e nessuno si sarebbe mai potuto immaginare un decesso così improvviso, pur sapendo che le sue condizioni di salute, minate nell’ultimo periodo da un’infezione polmonare, non erano delle migliori.
Il re della moda aveva 91 anni e, in attesa della camera ardente che sarà allestita dal 6 al 7 settembre, prima dei funerali che avverranno in forma privata, ogni aspetto della sua vita terrena ma anche di cosa accadrà dopo di lui, cattura l’attenzione della stampa e degli utenti.
Lo stilista e imprenditore, che i suoi dipendenti e collaboratori chiamavano il signor Armani in segno di rispetto e ammirazione, ci ha lasciati, credendo fermamente ,sino alla fine, nei suoi progetti e nei suoi sogni, alcuni divenuti delle realtà solide, altri rimasti nel cassetto, come il desiderio di paternità di cui ha parlato tantissime volte.
La lunga carriera di Armani è iniziata cinquant’anni fa mentre oggi vanta un impero finanziario incredibile, ragion per cui è inevitabile che in tanti si chiedono, a chi andrà. Forse non tutti sanno che è stato proprio Giorgio a disporlo parecchi anni fa, ragion per cui non ci sono dubbi relativi all’assegnazione di tutta la sua eredità.
Giorgio Armani lascia un impero del lusso ma vediamo chi guiderà la sua azienda, nella pagina successiva del nostro articolo, in modo da capire chi avrà questo delicato quanto cruciale ruolo. Giorgio Armani non aveva figli, pur avendo tanto desiderato essere padre. Non essendoci eredi diretti...