Dopo tante fake news che, nel corso degli anni, si sono rincorse sul decesso di Pippo Baudo, il 16 agosto è accaduto per davvero. Lo storico conduttore, icona del piccolo schermo italiano, ci ha lasciati e il vuoto lasciato dalla sua assenza improvvisa, è enorme.
La notizia, tutto ad un tratto, ha scosso profondamente il mondo dello spettacolo e il pubblico italiano e i messaggi di cordoglio si susseguono senza sosta, provenienti da tanta gente comune, da volti noti, da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di far tesoro dei suoi insegnamenti, oltre ad aver usufruito della raffinatezza, dell’eleganza, dell’abilità di dominare il palcoscenico, che solo un grande è in grado di dimostrare, superando le generazioni,e riuscendo a coinvolgerle tutte, dal più piccolo al più grande.
La camera ardente, allestita nel Teatro delle Vittorie romano, per espresso volere della famiglia del conduttore, d’accordo con i vertici Rai, sta accogliendo un notevole flusso di persone, per l’ultimo saluto a Pippo, in attesa dei funerali, in cui si percepirà ancora di più il distacco terreno e il peso della sua assenza sul piccolo schermo italiano, essendoci abituati alla sua presenza così familiare e accomodante per oltre mezzo secolo.
L’occhio dei riflettori è finito, però, sull’arrivo di “nonno Libero”, ossia Lino Banfi ,che non poteva di certo passare inosservato e presto capirete il perché.