La tragedia di Cavallino Treporti sta occupando le pagine di tutti i principali siti nazionali , attirando l’attenzione degli esperti stanno rispondendo alle domande di tanti utenti, i quali si chiedono, peraltro, che il mare in cui Carlo Panizzi è annegato, sia pericoloso o meno.
Carlo, sei anni compiuti tre giorni prima, si è allontanato in pochi istanti, mentre la mamma stava finendo di piantare l’ombrellone e stendere gli asciugami , correndo verso l’acqua. Del resto, ogni bambino non vede l’ora di tuffarsi! Questo è stato l’inizio di un incubo ad occhi aperti, conclusosi, dopo 11 incessanti ore di ricerche, nel peggiore dei modi.
Il piccolo è stato ritrovato, privo di vita, grazie ad un sonar di ultima generazione, ponendo fine ad ogni speranza di tutti noi, che si fosse messo in salvo da qualche parte, il che sarebbe stato un miracolo.
La domanda che tutti si pongono è: il litorale veneto e, in particolare, il tratto in cui Carlo è annegato, è pericoloso? Ovviamente solo gli esperti possono rispondere a questo grosso interrogativo che attanaglierebbe chiunque e in primis, i genitori di bimbi piccoli, proprio come lo era Carlo.
L‘esperto, rompendo il silenzio ,ha dichiarato : “Questo mare è senza vere insidie. Ecco cosa è successo”. Vediamo insieme cosa ha dichiarato, in dettaglio, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che le sue parole invitano ad una doverosa riflessione , prima di trarre conclusioni azzardate e non vere.