Un semplice controllo medico nel 2020 aveva portato alla scoperta di un nodulo sulla schiena che, da lì a poco, si sarebbe rivelato essere un sarcoma di Ewing, una rara e aggressiva forma tumorale. Così ha avuto inizio il lungo calvario di Andrea Falcone, un ragazzo di soli 19 anni originario tra Casier e Preganziol, che ha lottato per cinque lunghi anni con coraggio e determinazione.
Lunedì notte, però, il suo giovane cuore ha ceduto a Frescada, portando via con sé sogni, speranze e una vita ancora tutta da vivere. La notizia della sua prematura scomparsa ha gettato nello sconforto le comunità di Casier e Preganziol, profondamente colpite dal triste accaduto.
Ma oggi, più che mai, quel soprannome assume un significato ancora più profondo: Andrea è stato davvero un guerriero, sempre pronto ad affrontare con sorriso e dignità le sfide più dure della patologia. Il suo cuore grande e il suo spirito altruista si manifestavano ogni giorno, anche nei momenti più difficili.
Durante l’alternanza scuola-lavoro, Andrea aveva scelto di dedicare il suo tempo al reparto di Oncomatologia pediatrica dell’ospedale di Padova, offrendo conforto e compagnia ai bambini affetti da gravi patologie come lui. Un gesto che racconta molto del suo carattere: generoso, empatico e sempre attento al prossimo.
Nonostante la diagnosi, Andrea non si era arreso. Aveva terminato il liceo e, con grande determinazione, si era iscritto alla facoltà di Psicologia. Purtroppo, il brutto male gli ha impedito di concludere quel percorso. A pochi giorni dalla sua scomparsa, mamma Grazia lo ha ricordato con parole struggenti. “Non si è mai…”: scopriamo le sue dichiarazioni nella pagina successiva.