La deflagrazione, consumatasi nella notte fra il 30 giugno e il 1° luglio, a Torino, che ha distrutto una palazzina residenziale, provocando il decesso del 33enne Jacopo Peretti e cinque feriti, non è stato un incidente ma è stato provocato da un uomo, Giovanni Zippo, professione guardia giurata.
Era in servizio, a bordo della K74 che gli è stata assegnata per fare il suo lavoro , quando il Gps dell’auto della Securitalia si è interrotto per novanta minuti e inizialmente la sala operativa che monitora gli spostamenti delle guardie giurate, non ha constatato nulla di strano, nessuno spostamento anomalo.
In quella stessa notte, un forte boato ha preceduto la deflagrazione, avvenuta nell’ appartamento al civico 389 di via Nizza, causando il crollo parziale del palazzo e il decesso del povero Jacopo.
A quanto pare, non era il 33 il bersaglio ma Zippo avrebbe voluto colpire un’altra persona e di questo vi parleremo a brevissimo, in quanto le indagini in corso hanno raccolto la sua confessione.
L’uomo ha raccontato di aver provocato lui la deflagrazione, di vergognarsi e di averlo fatto per un motivo ben preciso. Vediamo insieme quale, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che l’uomo ha detto varie bugie che, unite ad una serie di altri elementi, hanno portato al suo arresto ad opera delle forze dell’ordine. Ora, difatti, dovrà rispondere di reati pesantissimi per la legge italiana.