Il macabro ritrovamento di due corpi, quello di una neonata e di una giovane donna, a Villa Pamphili, ha aperto un giallo che, nelle scorse ore, è stato risolto, seppur parzialmente, con l’ arresto di un uomo, il 46enne Rexal Ford, incastrato dopo una serie di depistaggi, dai testimoni oculari, dalle telecamere di videosorveglianza, dai poliziotti, in particolare da una in divisa che ha raccolto le sue parole.
Allo stato attuale, sarà l’esame autoptico sui poveri resti a chiarire, molte più cose, sull’identità dei poveri corpi e Chi l’ha visto, che da decenni si occupa di casi di scomparsa, nelle scorse ore ha diramato anche le immagini dei tatuaggi della donna, in modo da provare a darle un volto, un nome, una storia.
L’arresto di Rexal è sopraggiunto inaspettatamente, partendo proprio da una segnalazione che ha portato gli agenti della volante, a Campo de’ Fiori, dove il 46enne, ritenuto il presunto autore del decesso della donna e della bambina, si trovava, ubriaco e con una vistosa ferita sul capo, le cui immagini sono di dominio pubblico.
La vicenda è molto più intricata e complessa di quanto si pensi, dal momento che troppe cose, ancora, dovranno essere messe assieme dagli inquirenti, con il compito di discernere le bugie, gli alibi, i depistaggi, in modo da capire quale sia la verità, anche riguardo all’identità del 46enne.
In queste ore, sul caso di villa Pamphili, è stata fatta una scoperta agghiacciante, che parte da queste parole: “Lei è mia figlia”. Vediamo insieme che cosa è accaduto, in dettaglio, nella pagina successiva del nostro articolo.