Si tinge di nero la quiete di Villa Doria Pamphili, il parco più grande della Capitale. In pochi giorni, due macabri ritrovamenti hanno trasformato una zona frequentata da famiglie, sportivi e turisti in una scena del delitto: prima il corpo senza vita di una neonata, poi quello – chiuso in un sacco nero – di una giovane donna.
Gli esami del DNA hanno confermato quello che gli inquirenti avevano temuto fin da subito: si tratta di madre e figlia. I due corpi ritrovati, sino a poco fa ancora senza identità ufficiale, sarebbero una donna di circa 30 anni e una bambina tra i 6 e gli 8 mesi.
Secondo quanto emerso dall’esame autoptico, la neonata presentava ecchimosi agli arti e altri segni. Il corpo della madre, invece, non mostra evidenti tracce di violenza fisica né segni di abuso di sostanze. Un dettaglio che complica il quadro investigativo. Il primo ritrovamento risale a lunedì mattina, quando un passante ha notato il corpo della bambina, nudo, in una zona appartata del parco.
Qualche ora dopo, a poche centinaia di metri, è stato scoperto il corpo della donna, avvolto in un sacco nero, nascosto tra la vegetazione. La polizia ha immediatamente diffuso le immagini dei tatuaggi presenti sul corpo della madre nella speranza di raccogliere segnalazioni utili. Decine le chiamate arrivate al 112, alcune considerate “interessanti” dagli investigatori.
A chi appartengono i due corpi senza vita? E per quale motivo sono state eliminate? E’ questo il quesito che ora tutti si pongono in merito a questo ennesimo caso di cronaca. Proprio in questi minuti è arrivata la clamorosa svolta sul caso: identificate entrambe. Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.