Un gravissimo incidente aereo è avvenuto mercoledì sera, 30 gennaio, nei pressi dell’aeroporto nazionale Ronald Reagan di Washington, provocando il decesso di tutte le persone a bordo dei due velivoli coinvolti. Intorno alle 21 ora locale (le 3 in Italia), un jet bimotore CRJ-700, operato dalla compagnia PSA Airlines (sussidiaria di American Airlines), si è scontrato con un elicottero Blackhawk dell’esercito statunitense durante la fase di avvicinamento all’aeroporto.
Lo schianto è avvenuto a circa 4 chilometri a sud della Casa Bianca e del Campidoglio, in una zona densamente popolata .A bordo del jet, partito da Wichita, in Kansas, c’erano 60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. L’elicottero, invece, trasportava 3 militari. Dopo lo scontro, entrambi i velivoli sono precipitati nelle acque gelide del fiume Potomac.
I soccorsi, immediatamente intervenuti, non hanno purtroppo trovato sopravvissuti. Le operazioni di recupero dei corpi e dei rottami sono ancora in corso, mentre le autorità lavorano per ricostruire le dinamiche dell’accaduto. Le cause dello scontro rimangono ancora del tutto da chiarire. Gli investigatori federali, tra cui il National Transportation Safety Board (NTSB), stanno analizzando i dati dei radar, le comunicazioni tra i piloti e la torre di controllo, e i resti dei velivoli per capire cosa abbia portato alla collisione.
L’aeroporto Ronald Reagan, situato in una zona ad alto traffico aereo e vicino a importanti istituzioni governative, è dotato di sistemi di sicurezza avanzati, il che rende l’accaduto ancora più inspiegabile. Il tremendo episodio ha scosso l’intera nazione, richiamando alla memoria altri gravi sinistri aerei avvenuti nella zona di Washington.
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