Una storia forte, una storia che ci invita ad una profonda riflessione, quella di cui stiamo per parlarvi, e che è entrata nelle nostre case, attraverso i principali siti d’informazione, toccando uno degli argomenti che abbiamo più a cuore: quello della disabilità.
Noi tutti sappiamo quanto dura sia la vita di un individuo sulla sedia a rotelle e di chi si occupa di lui. Sappiamo quanto, ancora oggi, alle soglie del 2025, i pregiudizi, così come gli insulti gratuiti, siano all’ordine del giorno, nonostante se ne parli, ormai da tempo, su piattaforme, siti, a livello istituzionale, politico, sociale.
Così, chi è costretto su una sedia a rotelle, deve fare i conti anche contro la crudeltà umana gratuita, lui che non ha colpe. Il racconto di cui vi parleremo, invece, seppur straziante per via del suo epilogo, ci mostra un lato inedito della disabilità.
E’ l’altra faccia della stessa, raccontata attraverso la voce dei genitori di un giovane, venuto a mancare troppo presto, strappato all’affetto dei suoi cari da un destino spietato.
I genitori, dopo il decesso del loro figlio disabile 25enne, hanno scoperto la sua doppia vita segreta e ne hanno parlato con la stampa. Inutile dire che le loro parole sono divenute virali, correndo veloci sul web. Vediamo insieme perchè hanno fatto così tanto rumore nella seconda pagina del nostro articolo.