Non si placano le polemiche e le congetture sul naufragio del veliero Bayesian, avvenuto il 19 agosto al largo di Palermo. La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per fare luce su una tragedia che ha ancora molti aspetti oscuri. La rapidità con cui lo yacht, considerato all’avanguardia, è affondato ha sollevato numerose domande e perplessità, con esperti e cittadini che si chiedono come sia stato possibile che una nave di tale qualità sia colata a picco in pochi istanti.
Il Bayesian, un veliero di lusso di proprietà della società Revtom, è naufragato nelle acque di Porticello, nel Palermitano, causando il decesso di sette persone, tra cui Hannah Lynch, la figlia diciottenne del magnate britannico Mike Lynch. L’imbarcazione era stata noleggiata per una vacanza premio destinata ai dipendenti della Revtom, ma quello che doveva essere un evento esclusivo si è trasformato in una tragedia inaspettata.
Le indagini continuano per chiarire le reali cause del naufragio e stabilire se vi siano state delle negligenze da parte dei comandanti o problemi strutturali non evidenziati in precedenza. La Procura sta esaminando ogni possibile causa, dalla condizione meteorologica al comportamento dell’equipaggio, per comprendere come un imbarcazione così avanzata possa essere stata distrutta in modo così improvviso.
Tra le prime ipotesi formulate riguardo alle cause del naufragio, si è parlato di una possibile tromba d’aria che avrebbe colpito il Bayesian, provocandone l’affondamento. Tuttavia, la Perini Navi, la prestigiosa azienda che ha costruito lo yacht, ha smentito questa teoria.
La verità potrebbe essere un’altra e molto più sconvolgente. Quello che sta venendo fuori sta lasciando tutti di stucco e potrebbe rimescolare ancora una volta le carte in tavola. Quali sono gli ultimi sconvolgenti sviluppi? ‘Non è stata una tromba d’aria’: ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.