Febbre Oropouche, ci sono i primi decessi: ora è allarme (1 / 2)

Febbre Oropouche, ci sono i primi decessi: ora è allarme

Non solo la dengue, ora anche la febbre Oropouche sta suscitando sempre più preoccupazione in tutto il mondo. Anche in questo caso. si tratta di una patologia virale trasmessa principalmente da insetti vettori come zanzare e moscerini, particolarmente comune nelle regioni tropicali dell’America Latina. Il virus Oropouche (OROV), appartenente alla famiglia degli Orthobunyavirus, è responsabile di numerose epidemie, specialmente in Brasile, dove ha colpito migliaia di persone negli ultimi decenni.

La trasmissione del virus avviene principalmente attraverso la puntura di insetti infetti, ma è stato riscontrato anche in animali come scimmie e bradipi, che possono fungere da serbatoi. I sintomi della febbre Oropouche includono febbre alta, mal di testa intenso, dolori muscolari e articolari, fotofobia e, in alcuni casi, nausea e vomito.

La febbre Oropouche può causare sintomi debilitanti che compromettono significativamente la qualità della vita dei pazienti durante la fase acuta. Inoltre, in alcuni casi, possono verificarsi ricadute dei sintomi anche settimane dopo la guarigione iniziale. La diagnosi della febbre Oropouche si basa su test di laboratorio specifici, come la PCR (reazione a catena della polimerasi) per rilevare il materiale genetico del virus, e test sierologici per identificare gli anticorpi specifici contro OROV.

Tuttavia, la diagnosi può essere complicata dalla somiglianza dei sintomi con altre patologie tropicali come la dengue e la chikungunya, richiedendo un’accurata valutazione clinica e una conferma laboratoristica. Attualmente, non esiste un trattamento specifico per la febbre Oropouche, e la gestione della patologia è principalmente sintomatica, includendo antipiretici e analgesici per alleviare i sintomi.

A suscitare grande scalpore in tutto il mondo è la notizia dei primi decessi ufficialmente registrati. Scatta l’allarme per questa patologia tropicale che potrebbe potenzialmente diffondersi a macchia d’olio. Gli esperti presentano gli scenari peggiori: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.