Il generale Roberto Vannacci è una delle personalità del momento. Militare di lungo corso, Vannacci ha un curriculum di tutto rispetto, un curriculum che fa invidia a tantissimi suoi colleghi.
A 55 anni Vannacci ha avuto importantissime esperienze di lavoro, come ad esempio è stato comandante della Task Force 45 durante il conflitto in Afghanistan, ex comandante della Folgore, ex comandante del Col Moschin (reparto speciale che compie incursioni strategiche in zone ad alta pericolosità) ed ex comandante del contingente italiano in Iraq.
Il generale Vannacci, da pochi giorni capo di Stato maggiore del Comfoter, il Comando delle Forze operative terrestri, è considerato da tutti un buon servitore dello Stato. Eppure non ci è voluto nulla per finire nel tritacarne mediatico, specialmente dopo la pubblicazione del suo libro dal titolo “Un mondo al contrario”.
Il libro di Vannacci da solo, ha venduto, dice Panorama, il doppio degli altri 9 libri più popolari nel nostro Paese, eppure, in un paese caratterizzato dal politically correct, sono in tanti a pensarla come il generale, tra cui molti colleghi, pur preferendo osservare il silenzio, senza parlarne nemmeno con i più cari.
Dobbiamo precisare che il libro del generale Vannacci non è stato pubblicato da un editore vero e proprio, ma è autoprodotto. Nonostante questo se ne è fatta di recente anche una nuova edizione, visto l’altissimo numero di copie vendute.
Gli argomenti del libro sono molto forti. In questi giorni il generale non si è fatto scrupolo di commentare uno dei casi di cronaca più gravi accaduto negli ultimi anni, ovvero il delitto di Giulia Cecchettin. Andamo a vedere nella prossima pagina che cosa ha detto il generale Vannacci.