La mastopatia fibrocistica è nota anche come mastosi cistica o fibrosi cistica iperplastica. Si tratta di una patologia di natura benigna che colpisce prevalentemente le donne in età fertile, tra i 20 e i 45 anni. In genere, la lesione interessa entrambe le mammelle.
Nella zona mammaria, sono presenti aree fibrose, noduli e cisti che possono avere varia dimensione. In questi casi, la loro presenza può essere notata anche con l’autopalpazione della mammella. La causa è riconducibile alla produzione di ormoni nelle varie fasi del ciclo mestruale; per questo motivo i sintomi tendono ad essere più evidenti proprio in quei giorni.
È importante sottolineare che, sebbene non sia pericolosa, è importante monitorare la condizione. La sua comparsa, infatti, rende più complessa la diagnosi del tumore al seno. Oggi, grazie alla prevenzione, le patologie del seno sono diagnosticate, nella maggior parte dei casi, in tempo. Mammografia ed ecografia al seno sono esami da ripetere periodicamente.
Sintomi della mastopatia fibrocistica
I sintomi principali si possono associare a quelli del periodo pre-mestruale. Sono, infatti, più evidenti prima e durante il ciclo e si attenuano con il periodo della menopausa. Il seno, in particolare, è più sensibile e doloroso al tatto.
Si avverte anche gonfiore e tensione ma anche pesantezza dovuta alla presenza dei noduli. Le cisti, invece, possono contenere liquido trasparente o sangue. Alla palpazione queste possono essere avvertite come granuli di varia dimensione e forma. Possono anche notarsi delle perdite di liquido dal capezzolo; in questo caso, se sono di colore chiaro, rosso o miste al sangue, bisogna contattare prontamente il proprio medico.
Chi ne soffre, può avvertire anche dolori al seno o fastidio sotto le braccia, dove sono presenti i linfonodi. Il dolore può essere più intenso specialmente di notte, mentre si riposa, o quando si svolge attività sportiva.
Cause
Le cause della mastopatia fibrocistica non sono del tutto accertate. Si sa, però, che la patologia dipende dall’attività e dalle variazioni ormonali. Inoltre, è stato riscontrato che il fenomeno e i sintomi sono più evidenti nelle fasi del ciclo mestruale. Secondo alcuni studi, sulla patologia influiscono fattori ereditari e congeniti. È stato rilevato che potrebbe esistere una correlazione tra la pillola anticoncezionale e la patologia. Questo farmaco, infatti, contiene ormoni che agiscono sul ciclo mestruale.
Mastopatia fibrocistica: rischi e diagnosi
Sebbene non esista una vera e propria relazione tra la patologia e il tumore al seno, esiste una variabile di rischio di sviluppare un carcinoma della mammella. Le modifiche e alterazioni al seno, infatti, provocano sintomi non facilmente distinguibili tra le due patologie. Come conseguenza, il carcinoma potrebbe non essere riconosciuto. Per questo motivo, è importante fare prevenzione e effettuare le visite periodiche al seno.
Uno dei sistemi per verificare la presenza della mastopatia fibrocistica è la palpazione del seno. Per confermare la diagnosi, si procede con un’ecografia della mammella e una mammografia. Se il caso lo richiede, si può procedere con una biopsia per prelevare ed analizzare i tessuti.
Mastopatia fibrocistica: si può curare?
La mastopatia fibrocistica non richiede cure particolari se non finalizzate a ridurre il dolore al seno e il fastidio. Tende, infatti, a scomparire spontaneamente con la menopausa. La cura farmacologica contro il dolore prevede la prescrizione di cortisoni non steroidei (FANS), antidolorifici e antinfiammatori. In genere questi sono a base di paracetamolo o ibuprofene. In alcuni casi, il medico potrà prescrivere una cura ormonale a base di progesterone. Si tratta solitamente di gel, farmaci ad uso locale, con cui effettuare dei massaggi al seno. Esistono casi, in cui, la patologia richiede l’intervento chirurgico. L’obiettivo del trattamento è il drenaggio del liquido presente nelle cisti o procedere alla loro rimozione.
Rimedi naturali
A fine di ridurre i sintomi, può essere utile posare sul seno una borsa di acqua calda o di ghiaccio. I casi dimostrano che anche l’agopuntura è efficace per lenire il dolore ma deve essere ripetuta periodicamente. Per ridurre l’infiammazione, si possono fare anche impacchi di argilla verde e fare dei massaggi con l’artiglio del diavolo.
Consigli utili
Fate prevenzione, specialmente raggiunti i 40 anni d’età, sottoponendovi a controlli specifici (autopalpazione, visita senologica, mammografia). Evitate di indossare reggiseni con ferretto e preferite un reggiseno sportivo contenitivo. In questo modo, ridurrete anche il senso di pesantezza e dolore. Può essere utile anche modificare la propria dieta alimentare limitando l’assunzione di proteine, latticini e cioccolato.