La Liposuzione alimentare, o dieta oloproteica, è un regime alimentare brevettato dal dott. Castaldo e dalla sua equipe di nutrizionisti e dietologi.
La scelta del nome dipende dal fatto che agisce sulle adiposità localizzate. In particolare, opera sulla zona gluteo-femorale femminile e sull’addome maschile. Per questo motivo è suggerita in campo medico, chirurgo ed estetico per modellare la silhouette.
Come molte diete, anche questa è ipocalorica e suggerisce un’alimentazione prettamente proteica. Ma rispetto ad altre, sebbene presenti anche indicazioni e controindicazioni, risulta essere più sicura e facile da seguire.
La dieta è stata studiata principalmente per i pazienti affetti da obesità, sovrappeso e patologie metaboliche. Tuttavia, è possibile prescriverla anche a donne e uomini che desiderano solo perdere del peso. I dati riportati dai test hanno dimostrato la sua efficacia.
È importante precisare che questo regime alimentare deve essere prescritta e monitorata sempre da un medico specialista.
Gli studi del Prof. Blackburn
Alla base della Liposuzione alimentare ci sono gli studi del Prof. Blackburn, dell’Università di Harvard. Questi ha studiato qual è l’apporto proteico necessario all’organismo durante il digiuno. Egli ha anche messo in discussione quanto suggerito dalla dieta Dukan.
I suoi studi hanno rivelato che la mancanza di carboidrati annulla l’effetto dell’insulina sull’adipe; inoltre, l’apporto proteico controllato aiuta a perdere peso senza gravare sulla massa muscolare e magra. Il vantaggio è che questo regime alimentare permette di non avvertire il senso di fame e mantenere costante lo stato di chetosi. Questa è una condizione metabolica che permette di perdere grasso corporeo ed eliminare il senso di fame.
Come funzione la Liposuzione alimentare
La dieta oloproteica è un tipo di dieta chetogena che garantisce di perdere peso velocemente. In 21 giorni, infatti, se seguita rispettando le sue fasi, la dieta agisce sulla massa grassa. Il vantaggio principale è che non altera la massa muscolare e non si riprendono i chili persi.
La dieta comprende una fase di trattamento e una di mantenimento fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Dopo un’accurata visita medica, si stabilisce il peso ideale da raggiungere. A questo punto inizia la fase del trattamento vero e proprio. In questa fase si segue il regime alimentare proposto per tutta la durata indicata. Terminata questa fase, verrà eseguita una visita medica di controllo. A questo punto, si procede con la fase di mantenimento che può durare dalle 2 alle 3 settimane. Terminata anche questa, bisognerà ripetere la visita medica.
Il passaggio tra la fase di trattamento e la fase di mantenimento dovrà essere ripetuta fino a quando non si sarà raggiunto l’obiettivo.
Liposuzione alimentare: esempio di dieta
La Liposuzione alimentare prevede, come anticipato, l’assunzione principale di proteine ma anche d’integratori alimentari. Gli integratori da consumare sono a base di proteine e aminoacidi.
È importante bere anche almeno 2 litri di acqua al giorno per eliminare le tossine. La regola impone di non saltare i pasti o di mangiare meno di quanto indicato.
A colazione è permesso bere un caffè o un tè senza zucchero. È ammesso utilizzare un dolcificante. Al caffè o al tè bisogna aggiungere un integratore.
Per quanto riguarda pranzo e cena, la fase di trattamento è strutturata in 2 momenti. Per i primi 3 giorni si possono assumere solo 50 grammi di carboidrati e poi solo preparati proteici. A seguire, negli altri giorni della farse di trattamento, questi verranno sostituiti con cibi proteici non grassi. Sono da preferire carne (manzo, pollo, vitello), pesce magro (sogliola, merluzzo, branzino, spigola, seppie, calamari) o uova. Questi possono essere accompagnati da un contorno di verdure (zucchine, broccoli, fagiolino, asparagi, spinaci, radicchio, scarola, finocchi e lattuga).
La fase di mantenimento prevede, invece, l’inserimento graduale di carboidrati e altri alimenti vietati in modo graduale.
Controindicazioni
Da un lato il regime noto come Liposuzione alimentare permette un dimagrimento rapido e localizzato. Tuttavia, bisogna anche tenere in considerazione gli eventuali effetti collaterali e controindicazioni.
La chetosi determinata dall’eccessiva assunzione di proteine elimina il grasso corporeo e riduce il senso di fame. Però, i corpi chetogeni prodotti dall’organismo possono danneggiare il sistema nervoso centrale e quello cardio-vascolare. Può inoltre determinare mal di testa, emicrania, cefalea, alitosi, spossatezza e debolezza generalizzata.
Per questo motivo, bisogna sottoporsi al trattamento sotto controllo e prescrizione medica. Per le sue caratteristiche, la dieta oloproteica non è indicata per le donne in gravidanza e per i pazienti affetti da patologie renali.