Fibroma all’utero: sintomi, cause principali e cura

Il fibroma all'utero è una forma tumorale benigna che compare durante la fertilità. Solitamente è asintomatica ma bisogna prestare attenzione ad alcuni segnali del corpo che permettono di diagnosticarne la presenza. Oltre alla terapia farmacologica, in alcuni casi si deve procedere chirurgicamente. Anche le donne in gravidanza possono esserne colpite.

Fibroma all’utero: sintomi, cause principali e cura

Il fibroma all’utero, noto anche come leiomioma o mioma, è tra le forme tumorali benigne che spesso compaiono durante la fertilità. La sua comparsa non è associata all’aumento dei rischi di cancro all’utero o all’aumento dei casi di tumore maligno.

La presenza di fibromi uterini non influisce sul benessere della donna. In alcuni casi, non si sospetta o si conosce la loro esistenza. Se ne scopre l’esistenza solitamente attraverso l’ecografia e la visita ginecologica.

Questi fibromi nascono dal tessuto muscolare liscio dell’utero, il miometrio. Ogni cellula si divide continuamente, creando come conseguenza una massa solida e gommosa.

La velocità di crescita e le dimensioni dei leiomiomi sono variabili. Alcuni crescono lentamente, altri rapidamente, ed altri ancora possono rimanere della stessa grandezza. In alcuni casi, i fibromi hanno crescite improvvise oppure possono restringersi da soli.

Ci sono sintomi che aiutano a capire che è presente un fibroma all'utero

La presenza di un fibroma all’utero passa solitamente inosservata

Classificazione

In ambito medico sono state classificate 4 categorie di fibroma all’utero.

Quelli definiti sottomucosi si trovano nella parte interna della cavità dell’utero, dove è localizzato l’endometrio.

I sottosierosi interessano, invece, solo la superficie. Il fibroma, in questo caso, assomiglia ad una protuberanza, a volte pendula, che è avvolta dal peritoneo.

Quella infralegamentaria si trova tra i due foglietti del legamento uterino; mentre quella intramurale si riscontra nella parete interna muscolare, causandone la deformazione.

I sintomi del fibroma all’utero

Nella maggior parte dei casi, il fibroma uterino è asintomatico.

I sintomi più comuni, avvertiti dalle donne, in base a dove si sviluppa il fibroma cambiano. Solitamente vengono riscontrati e lamentati dalle donne l’eccessivo e prolungato sanguinamento durante il ciclo mestruale (ipermenorrea), anemia da carenza di ferro e macchie o perdite di sangue fra i cicli.

Inoltre, sono sintomatici anche la pesantezza e dolore nella zona uterina, minzione frequente e difficoltà di svuotare completamente la vescica. Altri sintomi sono la costipazione, i dolori alla schiena o alle gambe, il gonfiore addominale e il dolore durante un rapporto sessuale.

Molto raro, invece, è il caso in cui un fibroma all’utero può causare dolore acuto o febbre; questo dipende sempre dalla forma e posizione che assume dentro l’utero.

Proprio perché la presenza di un fibroma nella zona uterina passa solitamente inosservata, bisogna andare dal medico per un controllo quando si avvertono i sintomi precedentemente indicati.

La pillola anticoncezionale può aiutare in caso di fibroma all'utero

Per la cura del fibroma all’utero il medico può prescrive l’assunzione di ormoni

Le cause

I fattori che influiscono sulla formazione dei fibromi uterini non sono del tutto chiari ma, si ritiene che sulla loro comparsa incidono fattori genetici e ormonali. È stata infatti riscontrata familiarità del caso all’interno delle famiglie, dove specialmente le gemelle identiche ne sono colpite. I fattori ormonali sono dovuti alla presenza di estrogeni e del progesterone che influiscono ed agiscono sul ciclo mestruale e durante la gravidanza.

Fattori di rischio

Fattori di rischio sono l’età, perché i fibromi nell’utero si sviluppano quando una donna è nell’età riproduttiva, il menarca precoce, l’ipertensione, l’obesità e la razza. Gli studi hanno dimostrato che l’etnia africana ne è maggiormente colpita.

Anche l’alimentazione influisce sul problema. Una dieta ricca di carni rosse e povera di verdure e frutta può determinare la formazione dei fibromi, così come bere alcolici.

Diagnosi e cura

La diagnosi del caso viene eseguita attraverso l’ecografia pelvica e trans vaginale, la visita ginecologica, la risonanza magnetica e la TAC.

A seguito del risultato, il ginecologo potrà indicare alla paziente la terapia o il trattamento più indicato.

In alcuni casi, si può procedere prescrivendo una terapia farmacologica. Solitamente vengono prescritti antidolorifici, farmaci ormonali (es. la pillola anticoncezionale) e l’uso della spirale ormonale.

Se, invece, il medico ritiene necessario intervenire chirurgicamente, si opterà tra miomectomia, ovvero l’asportazione chirurgica del fibroma nell’utero, isterectomia e laparoscopia, ovvero l’asportazione dell’organo. L’isterectomia si consiglia e viene praticata specialmente alle donne in menopausa o quando il fibroma è di grosse dimensioni.

Meno invasiva è l’embolizzazione, ovvero il blocco dell’irrorazione sanguigna nell’utero.

La gravidanza o il concepimento non sono solitamente a rischio con il fibroma all'utero

Solitamente un fibroma all’utero non interferisce con il concepimento e la gravidanza

Fibroma all’utero in gravidanza

I fibromi possono comparire ed essere presenti anche durante la gravidanza. Solitamente tendono a restringersi e scomparire dopo il parto. Questo avviene quando l’utero ritorna alla grandezza normale.
Per questo motivo, la presenza di un fibroma uterino, in genere, non interferisce con il concepimento e la gravidanza.

Alcuni studi, però, hanno dimostrato che la presenza di fibromi uterini può causare infertilità o aborto, perché possono impedire l’impianto e la crescita di un embrione.
In questi casi, infatti, bisogna valutare la possibilità di rimuoverli quando si pensa a fare un figlio o se la donna ha avuto aborti spontanei multipli.
Quando si è in gravidanza, se sono presenti i fibromi il ginecologo opterà per il taglio cesareo al momento del parto.

Continua a leggere su Fidelity Donna