Ci sono emozioni difficili da raccontare o spiegare a parole. Per una donna, per esempio, può esserlo la scoperta di diventare presto mamma. Ecco quindi che, dopo aver conosciuto o calcolato le settimane di gravidanza, desidera scoprire la conoscere quando sarà il giorno del lieto evento. La data presunta parto viene comunicata, in genere, dal ginecologo dopo aver eseguito la prima visita di controllo; questo, però, non impedisce alle future mamme di calcolare questa data in maniera autonoma. Il calcolo da eseguire non è complicato.
È doverosa una precisazione. Si parla di data presunta perché il calcolo delle probabilità, in questi casi, è suscettibile di un leggero margine di errore. Più il ciclo della donna è regolare quanto più attendibile sarà il calcolo. Dunque, se la futura mamma ha un ciclo che dura solitamente meno di 28 giorni il bambino potrebbe nascere con un leggero anticipo; se, invece, il ciclo supera i 28 giorni il bambino potrebbe nascere con un leggero ritardo.
Scopriamo, dunque, come si esegue questo calcolo per prepararci all’arrivo della cicogna.
Data presunta parto: come calcolarla
Pensare che il bimbo nascerà dopo 9 mesi non è corretto, così come pensare che per calcolare la data presunta parto sia sufficiente aggiungere nove mesi alla data della scoperta di essere in attesa o conteggiare 9 mesi partendo dalla data dell’ultimo ciclo mestruale.
Il calcolo può essere effettuato in diversi modi. Oltre alle App sui cellulari e a siti web dedicati proprio alle future e neo mamme, calcolare manualmente la data presunta del parto non è poi così complicato.
La data presunta parto viene calcolata aggiungendo 40 settimane alla data del primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale. Le ragioni di questo calcolo stanno nel fatto che l’ovulazione, e quindi il concepimento, avviene di solito due settimane dopo l’inizio delle mestruazioni. La gravidanza si considera al termine dalla 37a alla 41a settimana di gestazione.
La regola di Naegele
Secondo la “Regola di Naegele”, dal nome del medico che stabilì che la gravidanza ha una durata di 40 settimane, ovvero 280 giorni, per calcolare la data presunta parto bisogna aggiungere 7 giorni al giorno in cui è avvenuta l’ultima mestruazione e sottrarre 3 mesi dal risultato ottenuto. Anche in questo caso, il calcolo si basa sulla probabilità e non sulla certezza, e fa riferimento ad un ciclo regolare di 28 giorni in cui si presume che l’ovulazione sia avvenuta dopo 2 settimane dalle mestruazioni; in questo caso, dunque, la data presunta parto si ottiene aggiungendo 266 giorni alla data certa del concepimento.
Altri sistemi di calcolo
Secondo una diffusa credenza popolare, invece, il concepimento e il parto possono essere influenzati dalle fasi lunari. Secondo la tradizione popolare, la luna crescente indica il periodo di massima fertilità, mentre la luna calante corrisponde al periodo meno fecondo; allo stesso modo la luna crescente suggerisce che il parto avverrà in anticipo e si darà alla luce un maschio, mentre se la luna è calante il parto avverrà in ritardo e si concepirà una femmina.
Per semplificare il calcolo, la futura mamma può utilizzare una tabella, il cui risultato è comunque sempre approssimativo. La tabella è divisa in righe nelle quali sono indicati i mesi e i giorni dell’anno; nel rigo sottostante a questi riferimenti sono, invece, indicati il mese e il giorno della data presunta parto.
Un altro sistema per calcolare la la data presunta parto è l’utilizzo di uno strumento chiamato Regolo Ostetrico. Questo strumento è utilizzato anche dal ginecologo e permette di ottenere diverse informazioni sulla propria gravidanza, incluso scoprire la data del lieto evento. Il Regolo Ostetrico è costituito da due ruote sovrapposte di dimensione differente che girano una sull’altra. È sufficiente, impostare la data dell’ultimo ciclo mestruale e girare la ruota superiore per conoscere la data presunta parto.
E se il ciclo mestruale non è regolare?
Un discorso differente, per calcolare la data presunta parto, è quello che bisogna fare con le future mamme che hanno un ciclo mestruale irregolare. In questi casi, l’unico sistema è affidarsi ai risultati degli esami ecografici.
Già dalle prime ecografie il ginecologo sarà in grado di misurare le ossa, e soprattutto stabile il valore risultante della distanza compresa tra la testa del bambino e il suo osso sacro che permette di stabilire la settimana di gestazione. Entro la 20esima settimana, l’età della gestazione può essere calcolata con la misurazione della distanza tra una tempia ed un’altra del bambino (diametro biparietale).
Questo sistema ecografico è valido anche per le mamme che hanno un ciclo regolare, perché comunque, lo studio ecografico permette di controllare il regolare sviluppo e la salute del feto.