La dermatite atopica o eczema è una patologia della pelle che compare generalmente nei primi anni di vita e scompare spontaneamente dopo qualche anno, sebbene non siano rari i casi in cui si protrae o si manifesta anche in età già adulta.
Durante l’adolescenza si possono verificare dei periodi di remissione, per poi ripresentarsi in seguito. Si presenta come una malattia cutanea cronica e infiammatoria che causa un prurito molto intenso, ostacolando spesso la tranquillità della vita quotidiana, il morale, il sonno, le attività in genere.
La dermatite atopica può colpire tutta la cute, tuttavia, si manifesta più spesso sulle mani, sul collo, sul volto, in particolare le palpebre, le grandi pieghe ma, eventualmente, può comparire anche sulle altre parti del corpo. Il suo nome deriva dal greco “a-topos” che significa “senza una collocazione precisa”. È caratterizzata anche da secchezza della pelle e rossore.
La gravità dei sintomi può dipendere dai periodi: si tratta, infatti, di una malattia che si sviluppa in picchi intensi di sintomatologia alternati a momenti di minore intensità ma ha un decorso cronico. E’ un disturbo molto diffuso con un aumento costante della sua incidenza anno su anno. In percentuale colpisce di più la popolazione femminile e chi è affetto da asma o febbre da fieno.
Vediamo quindi nel dettaglio:
- Cause della dermatite atopica
- I sintomi più comuni
- Come riconoscerla
- Come curarla e i rimedi naturali
Cause della dermatite atopica
Individuare le cause che stanno alla base di questa patologia non è semplice, poiché, dietro alla sua comparsa si cela un complesso intreccio di fattori ambientali, genetici e immunologici. Queste concause aggrediscono la barriera protettiva della pelle danneggiandola e causando la perdita di acqua con la conseguente secchezza cutanea e le macchie rosse che ne derivano.
Una eccessiva risposta pruriginosa, che implica la tendenza a grattarsi, favorisce l’ingresso di allergeni e la penetrazione di microrganismi in grado di peggiorare ulteriormente l’infiammazione. E ancora, un’esagerata risposta immunitaria agli stimoli più diversi contribuisce all’aggravarsi e cronicizzarsi della patologia soprattutto quando colpisce in età adulta.
La dermatite atopica è la forma più comune di eczema e può manifestarsi per via di una trasmissione genetica con percentuali molto più alte se uno o entrambi i genitori sono affetti dallo stesso problema o da problemi simili.
Anche il clima può influire, dove fa particolarmente freddo il rischio di soffrire di eczema aumenta e questo vale anche per le zone particolarmente inquinate o se si cambia drasticamente area geografica spostandosi da un clima freddo ad uno molto caldo e viceversa.
Talvolta, l’età avanzata della madre può rappresentare un ulteriore fattore scatenante, l’incidenza della dermatite atopica nei bambini nati da madri giovani, infatti, è molto più bassa.
I sintomi più comuni
I sintomi della dermatite atopica sono differenti e si manifestano in relazione a quella che si definisce come una vera e propria infiammazione acuta, o cronica, della cute.
Inoltre, rappresentano spesso anche i fattori scatenanti della stessa. Il problema principale che causa questa malattia, infatti, è il forte prurito ma, dal momento che la barriera cutanea è debole, diventa incline a sviluppare infezioni causate dalle unghie quando ci si gratta la pelle.
L’epidermide sottostante diventa molto vulnerabile ed esposta a contrarre le infezioni provenienti dall’ambiente esterno. I batteri a loro volta causano irritazione che diventa un’altra motivazione di comparsa del prurito.
Questo circolo vizioso che si crea, è definito propriamente ciclo della dermatite atopica. Altre manifestazioni legate alla malattia sono: arrossamenti, eruzioni cutanee, piccole vesciche, secchezza, desquamazione della pelle e lesioni, in particolare nelle pieghe del corpo.
I fattori più importanti a cui prestare attenzione sono il contatto della pelle con indumenti e sostanze irritanti, fattori allergici e infettivi come, ad esempio, lo stafilococco aureus o stress fisici e psicologici.
Come riconoscere la dermatite atopica
La dermatite atopica si distingue dalle altre forme di dermatite. La prima cosa da osservare è la comparsa delle manifestazioni cutanee.
L’eczema non compare per contatto con sostanze e non rimane circoscritto alla pelle ma intacca anche le mucose provocando anche altri sintomi correlati, oltre a quelli tipici, come asma e congiuntivite.
Nella fase acuta, che coincide con i primi anni dalla comparsa, provoca bollicine, rossori ed eritema. Ma, quando arriva a uno stadio cronico, la pelle diventa così dura da creare zone ispessite e molto secche, macchie scure e piaghe.
Inoltre, può essere accompagnata da un prurito talvolta anche talmente forte da risultare invalidante. I soggetti colpiti che ne soffrono manifestano solitamente anche ulteriori problematiche quali insonnia, stress e mancanza di fiducia in se stessi.
Negli adulti lo sfogo cutaneo tende ad investire le zone del collo, la parte interna dei gomiti, il retro delle ginocchia, le mani, i piedi, il viso e il cuoio capelluto. Naturalmente, per una corretta diagnosi di dermatite atopica è necessario sottoporsi ad un’analisi clinica delle lesioni rivolgendosi a un dermatologo.
Dermatite atopica: come curarla
Non esiste un trattamento riconosciuto e univoco. I casi di risoluzione della malattia sono piuttosto rari quando colpisce gli adulti, ma esistono rimedi efficaci per migliorare lo stato dei sintomi e per risolvere la condizione temporaneamente.
La cura più idonea viene scelta in base alla gravità dei sintomi, all’età, allo stato psicofisico di chi ne è affetto e alle eventuali patologie collaterali. Si può procedere con l’applicazione di creme, pomate o lozioni a base di cortisone, oppure molto idratanti ed emollienti o con l’assunzione di farmaci antistaminici, antivirali e antibiotici (questi ultimi in caso di lesioni infette). Sono comunque dei farmaci che, se usati sul lungo termine, espongono a degli effetti collaterali che possono essere più gravi della stessa malattia.
Il sole, preso con moderazione, migliora lo stato dei sintomi, per questo, può essere efficace anche la fototerapia, ossia l’esposizione controllata ai raggi ultravioletti, che svolgono un’azione anti-infiammatoria sulla cute.
Come curarsi con rimedi naturali
Molto importante per chi è affetto da dermatite atopica è la prevenzione dei fattori scatenanti ed aggravanti della malattia e il controllo della secchezza cutanea, attraverso un’attenta idratazione quotidiana e una serie di misure di tipo igienico-ambientale.
E’ opportuno cercare di vivere in ambienti ben puliti, non troppo caldi e umidi per evitare il sudore che contribuisce al peggioramento dei sintomi. Indossare abiti morbidi è necessario per evitare il contatto di fibre sintetiche o tessuti non traspiranti con la pelle, ed è opportuno lavarli con detersivi specifici a basso contenuto di sostanze allergizzanti o irritanti e profumi. I tessuti ideali sono il lino e il cotone.
L’alimentazione ha un ruolo importante. Spesso, eliminare latte e derivati, arachidi, conservanti o altre sostanze allergizzanti può determinare una remissione della dermatite atopica. E’ consigliabile seguire una sana alimentazione ricca di frutta e verdura, fibre e cereali, accompagnati da oli e grassi di origine vegetale e acqua. Evitare, invece, i cibi raffinati e le bevande zuccherate.
Tenere i prodotti per la pelle in frigorifero è un trucco per alleviare il prurito e trasformare il momento dell’idratazione come un piacevole momento di relax.
La pulizia è molto importante ma lavarsi troppo e con grandi quantità di sapone risulterebbe controproducente, evitate anche l’uso di guanti di crine e spugne particolarmente ruvide durante la doccia o il bagno. Provate, infine, a fare esercizi di rilassamento come lo yoga e la meditazione per ridurre lo stress.