La paura dell’abbandono è uno dei più grandi e diffusi timori che i bambini hanno. Questa sindrome può essere più o meno grave, manifestando un semplice fastidio quando i genitori sono assenti, fino a giungere a veri stati di angoscia.
Fin dai suoi primi giorni di vita il bambino percepisce la presenza della madre la quale, anche con la sua sola vicinanza, gli regala un senso di tranquillità e la sicurezza che ogni suo bisogno sarà soddisfatto.
Alcuni bambini, molto più di altri, si abituano alla presenza costante della madre e anche un semplice allontanamento temporaneo può scatenare una crisi, questo perché il bambino percepisce l’assenza della figura genitoriale ed è consapevole della sua impotenza in alcune situazioni. Volere stare sempre in braccio alla mamma ne è un segno importante.
La paura dell’abbandono può manifestarsi anche quando il bimbo è più grande, solitamente a causa di eventi traumatici come la perdita di una persona cara. In bambini che soffrono di questa sindrome si possono riscontrare ritardi psicomotori, una certa facilità ad ammalarsi, crisi di panico e d’ansia, l’incapacità di prendere una decisione ed episodi di panico notturno. Inoltre, non sono da sottovalutare alcune reazioni violente come l’aggressività e scenate di gelosia.
La solitudine è il fulcro centrale della paura dell’abbandono accompagnata dal timore di dover fare da soli cose che generalmente sono di competenza della mamma o del papà. Per questo motivo una delle strategie più importanti da adottare per un buon sviluppo psicologico del bambino è quella di responsabilizzarlo quanto più possibile, e nei limiti di quanto gli compete per sua età, per fargli capire che saprà essere all’altezza di molte situazioni.
Un ulteriore problema può essere causato dal fatto che il bambino, in certi casi, tenta in tutti i modi di nascondere i propri timori, reprimendo brutte sensazioni senza darsi la possibilità di affrontarle e risolverle.
Man mano che il bambino cresce, toccando nuovi traguardi fisici ed evolutivi, si sente più insicuro perché un nuovo cambiamento lo sta attendendo, come, ad esempio, togliere il pannolino, andare all’asilo o alla scuola elementare.
In linea generale la paura dell’abbandono compare nei primi tre anni di vita e non va sottovalutata per non incorrere nelle situazioni più precedentemente elencate.
Cosa possono fare i genitori per aiutare il bambino?
Innanzitutto è necessario non forzare il bambino ad affrontare di petto il problema. Bisogna lasciargli il tempo di valutare la situazione e la possibilità di affrontare i suoi timori. Allo stesso tempo è necessario che i genitori non minimizzino le sue paure, perchè questo comportamento metterebbe ancor più in crisi il bambino facendolo sentire inadeguato e intaccando la sua autostima.
Tra gli atteggiamenti da evitare c’è anche l’uso di vezzeggiativi come “pauroso” o “fifone” che potrebbe indurre il bambino a nascondere la sua paura mantenendola irrisolta.
Se il bambino è in grado di parlare potrete farvi raccontare quali sono i suoi timori e cercare di rassicurarlo, in modo razionale, sull’impossibilità che certe paure si materializzino. In questo modo avrete l’opportunità di spiegargli perché determinate situazioni non sono pericolose.
Se vi doveste trovare in una situazione difficile, dove il vostro bambino mostra serie difficoltà ad affrontare la paura dell’abbandono, manifestando atteggiamenti difficili da gestire, affidatevi senza timore ad un esperto che saprà aiutarvi nella giusta maniera e darà al vostro bambino buoni strumenti per scacciare la sua paura.