Zanzare infette in Italia, è allarme: possono portare anche alla morte

Un nuovo allarme per gli italiani a causa di zanzare infette che possono portare anche alla morte. Ecco cosa sta accadendo di così preoccupante nel nostro Paese.

Zanzare infette in Italia, è allarme: possono portare anche alla morte

Con l’arrivo del caldo, puntualmente tornano a farci compagnia le zanzare ma stavolta non parliamo delle odiose zanzare che ci creano, al massimo una puntura passeggera. 

Si tratta di un vero e proprio allarme, dovuto ad giugno torrido e una siccità prolungata oltre misura. Sono queste le cause che hanno dato origine ad una nuova allerta.

Cosa sta accadendo 

La Usl3 ha, infatti, individiduato, in provincia di Venezia, un gruppo di zanzare portatatrici della “febbre del Nilo” (West Wile) che è presente in Veneto dal 2008, provocando il decesso di 19 persone nel 2018. A quel punto si rese necessario monitorare la situazione e in effetti, grazie a delle appositve trappole che permettono di monitorare gli esemplari infetti, in grado di trasmettere ilvirus all’uomo, è stato individuato il primo cluster. 

Il virus viene trasmesso dalle zanzare di “casa nostra”, le cosidette “culex pipiens”, anche se i primi portatori di questa febbre sono gli uccelli selvatici che, attraverso il loro sangue infetto, hanno trasmesso la malattia alle zanzare, fino al salto di specie legato ai cambiamenti climatici e alle alte temperature. Nell’80% dei casi la febbre del Nilo arriva e passa senza alcun sintomo: solo il 20% dei pazienti manifesta febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei. Nell’1% dei casi, invece, la malattia è grave e può causare anche convulsioni, paralisi o il decesso del paziente.

Allo stato attuale non esiste un vaccino ma solo una terapia di supporto a base di antipiretici, antidolorifici o infusione endovena di liquidi. Per prevenire l’infezione, le ordinanze dei primi cittadini veneti dettano una serie di comportameti che devono essere osservati dai cittadini: niente ristagni di acqua sulle terrazze, niente utilizzo di larvicidi biologici nelle caditoie. Quotidianamente occorre svuotare bacinelle, bidoni, secchi e annaffiatoi, sottovasi. E’ inoltre necessario l’impiego di di repellenti contro le zanzare, da avere sempre a portata di mano. Un ottimo aiuto, quando si è in casa, è dato dalle zanzariere o dai condizionatori. 

Il virus West Nile è arrivato in Veneto per la prima volta nel 2008, probabilmente veicolato da uccelli migratori dall’Africa, e da allora non ci ha più abbandonato, poiché ha trovato qui le condizioni ideali per il suo mantenimento, cioè un clima caldo-umido, che favorisce le zanzare, ed abbondanza di volatili selvatici, in particolare nelle nostre aree umide. Va precisato che qualsiasi persona infetta non è contagiosa. 

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