
Nel momento in cui la notizia del decesso del piccolo si è diffusa, la comunità ha sentito riecheggiare una frase che rompeva il cuore: “Voglio morire anche io”. Era il grido straziante di una delle maestre di Leonardo, di fronte all’assurdo e inspiegabile destino del piccolo.
Secondo i riscontri iniziali, il fatto del bimbo di due anni si è consumato proprio a causa del laccio della felpa, che si è agganciato mentre giocava nell’area dell’asilo nido. È il fatto concreto su cui si concentrano tutti gli sforzi investigativi. Non è ancora chiaro come sia stato possibile che un elemento così comune nell’abbigliamento di un bambino si sia rivelato uno strumento di pericolo in un ambiente che dovrebbe essere il più sicuro.
Per definire ogni responsabilità, la Procura ha immediatamente aperto un fascicolo. La vicenda è seguita con la massima attenzione per fare completa luce su quegli ultimi istanti di vita del piccolo e sull’eventuale negligenza.

L’intera area di Soci, in provincia di Arezzo, ha risposto al dispiacere in modo compatto. In segno di lutto e vicinanza alla famiglia, i sindaci dei comuni vicini, tra cui Bibbiena e Terranuova, hanno disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta.Si attende ora l’esito definitivo degli accertamenti e delle indagini in corso.
Il paese intero è unito nella speranza che la giustizia possa definire le cause di questo fatto che ha spezzato una vita troppo breve. Vedremo che cosa emergeà dalle indagini che gli inquirenti stanno ancora svolgendo qualcosa di davvero molto particolare e davvero incredibile.