Ecco cosa è accaduto all’asilo di Arezzo dove è deceduto un bimbo di 2 anni (1 / 2)

Ecco cosa è accaduto all’asilo di Arezzo dove è deceduto un bimbo di 2 anni

A Soci, la frazione più grande di Bibbiena in Casentino, era una di quelle mattine piene di luce. L’ultimo sole della stagione filtrava fra gli alberi, trasformando il giardino dell’asilo in uno spazio di pura normalità per i sessanta bambini della struttura.

Erano usciti tutti a giocare, sorvegliati da uno staff composto da undici educatrici e cinque assistenti. In quel fazzoletto di terra recintato, la corsa e lo svago erano l’unica legge, il veloce ritmo tipico dei bambini di quell’età.

Tra i piccoli in movimento c’era Leonardo Ricci, di appena due anni. Correva e giocava, come tutti gli altri, senza che nulla potesse far presagire il baratro che si stava aprendo in pochi istanti. All’improvviso, il frastuono gioioso si è squarciato.

Non c’è stato il pianto di una banale caduta, ma un urlo, primordiale, quello di chi si è accorto per primo che qualcosa era cambiato.

Il piccolo non respirava più. Il laccio della sua felpa, un dettaglio così insignificante nella quotidianità, si era impigliato in maniera tragicamente fatale a un ramo. Le maestre si sono precipitate, trasformando il gioco in una drammatica emergenza vitale. La prima insegnante che ha cercato di intervenire è stata subito colta da una crisi, mentre gli altri si stringevano intorno al bambino.

In quel cortile, fra gli alberi, il tempo si è congelato. L’emergenza ormai avviata era fuori da ogni ragione. Quanto ci hanno messo a rendersi conto di quell’immobilizzazione? Ma soprattutto che cosa e come è successo?