Nello studio televisivo, l’aria era densa di quella tensione artificiale che solo i grandi quiz sanno creare, ma sotto le luci di Chi vuol essere Milionario? qualcosa non tornava.
Nonostante i riflettori puntassero su Vittoria, in molti avevano già sollevato un velo di sospetto sulla natura della sfida.La concorrente procedeva spedita, con la sicurezza di chi non ha bisogno di perdersi in lunghe riflessioni. Domanda dopo domanda, il montepremi cresceva quasi senza sforzo, superando con facilità le cifre intermedie.
A spingere Vittoria non era solo il coraggio, ma forse la consapevolezza che il livello dei quesiti non andava oltre una media cultura generale. Non a caso, la donna aveva fissato un traguardo ambizioso per il suo “paracadute”: 300mila euro.Già in uno dei passaggi cruciali, la concorrente si era dovuta confrontare con Emilio Salgari e la sua “seccatura dei bagagli”, un indizio che aveva richiesto il solo aiuto di un’amica per essere risolto.Poco dopo, il quesito che valeva il paracadute si concentrava sull’uomo Ötzi.

La risposta sulla sua causa di decesso – una freccia nella spalla – arrivava con estrema certezza, eliminando le distrazioni proposte, come il morso d’orso o una banale indigestione.In un tempo quasi record e con aiuti minimi, Vittoria si è trovata davanti all’ultima, attesissima busta. Il milione di euro era lì, a portata di mano, ma l’anomalia delle domande poneva un interrogativo silenzioso
Nella serata però, non sarebbe stata l’unica volta in cui Gerry Scotti si sarebbe trovato a leggere una domanda dal valore a sei zeri. Un colpo di scena inatteso avrebbe ribadito l’assurdità della situazione.