Villa Pamphili, l’ultimo gesto di Anastasia prima del dramma (1 / 2)

Villa Pamphili, l’ultimo gesto di Anastasia prima del dramma

Lo scorso 7 giugno, all’interno del parco romano di Villa Doria Pamphili, sono stati rinvenuti i corpi di una donna, Anastasia Trofimova, apparsa in avanzato stato di decomposizione, e di una bambina di circa sei mesi, la piccola Andromeda. Inizialmente senza identità, le analisi del DNA hanno confermato la relazione madre‑figlia

Secondo gli esami medico-legali, la bambina potrebbe essere stata strangolata. Sulla madre non sono emersi inizialmente segni evidenti di violenza, ma un nuovo referto ha mostrato segni di pressione sulla carotide, rafforzando l’ipotesi del delitto. Gli inquirenti hanno identificato un unico sospettato: un uomo americano di origine russa, Francis (o Rexal) Kaufmann, finito in manette in Grecia e ancora in attesa di estradizione.

Intanto proseguono le indagini. I carabinieri, con il supporto delle autorità locali e dei sistemi di sorveglianza urbana, hanno raccolto testimonianze e analizzato immagini registrate nei pressi dell’area verde. Testimoni parlano di un uomo visto aggirarsi nel parco con un fagotto compatibile al corpo della bimba.

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Gli investigatori lavorano anche su dettagli come tatuaggi distintivi rinvenuti sul corpo della madre, utili per una possibile identificazione internazionale. Le autopsie e i risultati tossicologici sono attesi a breve: un’analisi più approfondita dei reperti sul parco potrebbe chiarire il quadro. Intanto, l’iter per l’estradizione del sospettato prosegue con urgenza dalle autorità greche.

In queste ore stanno emergendo ulteriori dettagli sugli ultimi momenti di Anastasia prima di perdere la vita. L’ultimo gesto della donna è struggente. A raccontarlo un testimone: “L’ho vista che…”. Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.