Vianello choc contro la Vanoni: "Sopravvalutata, non era una persona vera… (2 / 2)

Stanno facendo molto discutere le considerazioni espresse da Edoardo Vianello nella sua sua ospitata a La volta buona. A pochi giorni dalla scomparsa della cantante Ornella Vanoni, avvenuta lo scorso 21 novembre, il cantautore ha scelto di esprimere un’opinione decisamente controcorrente, destinata ad alimentare grandi dibattiti.

“È stata sopravvalutata”, ha detto il cantante senza mezzi termini. Vianello non ha nascosto di non aver mai apprezzato la collega dal punto di vista artistico. “A me non piaceva il suo timbro di voce, mi dava fastidio”, ha dichiarato, distinguendo però tra presenza scenica e resa vocale. Secondo lui, Vanoni sul palco era “straordinaria e affascinante”, capace di catturare l’attenzione del pubblico, ma quella magia, a suo dire, si esauriva una volta finita l’esibizione.

Il cantautore ha poi aggiunto un commento ancora più diretto sul suo atteggiamento: «Era bella mentre cantava, ma finito di cantare si imbruttiva, diventava scostante». Un giudizio duro, che ha sorpreso anche gli altri ospiti in studio, abituati a un racconto pubblico della Vanoni ben diverso, spesso legato alla sua fragilità e al suo carisma. Vianello ha spiegato di averla conosciuta personalmente e proprio quell’esperienza avrebbe consolidato la sua opinione.

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Non era una persona sincera“, ha affermato, pur riconoscendole il talento interpretativo. “Una grande interprete, sì, ma non era vera. Interpretava, faceva l’attrice”. Un modo di intendere la musica che, evidentemente, non coincideva con il suo. Di fronte alle reazioni contrastanti degli altri presenti in studio, che hanno provato a difendere la figura e la carriera di Ornella Vanoni, Vianello non ha fatto alcun passo indietro.

Non l’ho mai apprezzata -ha ribadito con fermezza- A me ha sempre dato questa brutta impressione». Una presa di posizione chiara, che non mancherà certamente di far discutere. Un mito della musica italiana se ne è andato per sempre, ma non tutti i suoi colleghi ne dipingono un ritratto unanime.