Una donna statunitense, il 14 agosto, a Santa Maria del Giglio, a due passi da San Marco, è stata derubata da una ragazzina di 13 anni sino a riuscire a rintracciare la piccola borseggiatrice, che nel video da lei girato, divenuto virale, prendere per la coda da cavallo. Non ha agito da sola, la minore, ma con una complice 17enne, che prova a difendere.
La ragazzina si dimena, dicendo: «mi fai male», ma la turista statunitense borseggiata non si lascia impietosire, controbattendo: «ho 8 figli, non mi incanti. Dammi il mio passaporto». In pochissimo, il video totalizza oltre tre milioni di visualizzazioni e le reazioni sono tantissime. Alcuni utenti parlano di karma, altri di giustizia istantanea.
C’è chi , elogiando la donna, sottolinea: “Ha trovato la turista sbagliata”, “imparerà alla “maniera americana”. Una delle due piccole borseggiatrici improvvisamente colpisce con la sua borsa la turista alla tempia, che finisce in ospedale, dove le mettono dei punti. Le due minori vengono denunciate per lesioni ma come sono state rintracciate? Grazie al tracciamento delle cuffie wireless.
La donna stava cercando un bed and breakfast che aveva prenotato con il suo compagno quando è stata attorniata da tre ragazzine . Al rientro in hotel, si è accorta che lo zaino era aperto e che mancava la borsa con passaporto, soldi, carta di credito e cuffie wireless. Attivando la funzione di tracciamento delle cuffiette, è stato possibile geolocalizzarle.
L’intervento degli agenti porta le borseggiatrici a tentare la fuga ed è in quel frangente che la turista viene colpita, riportando poi diversi punti alla tempia. Un episodio, questo, che invita a riflettere sulla necessità di dover porre un freno ai borseggiamenti frequenti, specie in città turistiche come Venenzia. Solo due giorni prima, due gruppetti di borseggiatori, beccati mentre rubavano, hanno spruzzato spray al peperoncino ai passanti per coprire la loro fuga. Non c’è un video che immortali questo episodio ma i piccoli borseggiatori continuano ad agire indisturbati, purtroppo.