In questi ultimi due anni abbiamo dovutoproteggere la nostra salutecondispositivi di protezione individuale, come mascherine e gel disinfettanti, questo per poterci difendere dall’infezione diCovid-19, causata appunto dalcoronavirus Sars-CoV-2. Si tratta del primo coronavirus ad essere stato in grado di provocare una pandemia. Del Covidstiamo imparando ariconoscere i sintomie anche a trovare delle cure: i recentivaccini messi in commerciohanno attutito il numero di morti e decessi a causa di questa malattia.
In queste settimanesta preoccupando la comparsa in Europa e nell’Occidente in generale del cosiddettovaiolo delle scimmie, malattia causata dalMonkeypox virus. Si tratta di unamalattia chepuò sembrare anche simile ad una influenzaed è caratterizzata dallacomparsa dipustole e croste su varie parti del corpo. In queste ore è arrivato un importante monito da parte di Ilaria Capua, virologa italiana e direttrice del One Health Center dell’Università della Florida.
Il monito dell’esperta
Secondo quanto riportato dalla stampa, Ilaria Capua è intervenuta durante la trasmissione “In Onda” su La7, dove ha parlato di questa nuova malattia che forse adesso sta preoccupando di più del Covid-19. La Capua ha informato che la trasmissione del vaiolo delle scimmie sta aumentando in modo esponenziale in tutto il mondo.
“Settemila casi notificati quindi ce ne sono di più” – così ha informato l’esperta, che mette in guardia la popolazione da questa malattia che sta circolando in questi mesi, e che in Africa è endemica. La Capua ha anche informato che il rischio che si sta correndo è troppo grande e che il patogeno deve essere fermato.
“Ci sono persone che hanno il vaiolo delle scimmie e magari non vogliono che si sappia e così non denunciano le lesioni e la situazione clinica che stanno passando. Questo vuol dire che iniziano a gestire male le lesioni, gettando nell’immondizia garze e cerotti usati per medicare le ferite. Il rischio è che questi rifiuti vengano a contatto con i roditori” – queste le parole della Capua, e proprio in questa maniera il virus potrebbe fare lo spillover, ovvero il salto di specie. Vista la situazione, quindi, secondo Ilaria Capua è ora di pensare ad un vaccino contro il Monkeypox virus.