Recarsi dal ginecologo dovrebbe rappresentare (il condizionale è d’obbligo) un qualcosa di assolutamente normale, dal momento che è legittimo e doveroso scongiurare rischi per la salute.
Se il detto ” prevenire è meglio che curare” è vecchio quanto il mondo, lo è altrettanto il fatto che va applicato in ogni ambito della salute, anche in quello, ancora oggi, ritenuto ancora imbarazzante.
Se ne parla difficilmente, quasi come si trattasse di un argomento tabù, eppure sottoporsi a regolari visite ginecologiche serve ad evitare l’insorgenza di patologie piuttosto severe dell’apparato riproduttivo, oltre che a individuare anzitempo la presenza di polipi, fibromi, infezioni etc.
La cronaca, purtroppo, ci restituisce casi dei quali preferiremmo vivamente non parlare ma che, per dovere d’informazione, vi forniamo.
Parliamo di storie che generano sconcerto, incredulità, sgomento e tanta rabbia, al punto che sul web piovono commenti pesanti di chi non riesce a trattenere l’indignazione. Vediamo insieme cosa è accaduto.