Recatasi a Bologna a trovare il figlio presso il suo nuovo appartamento, la madre non può fare a meno di notare la sensualità della sua bella coinquilina. Immediatamente si chiede se il figlio abbia ceduto alle lusinghe delle ragazza e se, quindi, i due hanno una storia.
Conoscendo la madre e la sua spiccata curiosità per le sue vicende personali ed amorose, prima ancora che gli venisse posta la domanda, il figlio la rassicura sul fatto che con la coinquilina non ci sia nulla. Tra l’altro, a suo dire, si tratterebbe di una ragazza molto religiosa.
La questione sembra essere risolta, dopo essere stata ospite del figlio la madre ritorna presso la sua abitazione e lascia in pace il figlio a Bologna. Tuttavia, dopo circa una settimana, la ragazza nota qualcosa di strano in casa e riferisce al coinquilino: “Da quando è venuta tua madre per cena manca la mia padella“.
In tutta risposta, il ragazzo si dice certo che non possa essere stata la madre ad appropriarsi della padella, ma rassicura la ragazza dicendole che glielo avrebbe chiesto non appena l’avesse risentita.
Così, in una lettera scritta alla madre dopo qualche giorno il ragazzo le chiede se ne sapesse qualcosa di questa strana sparizione, avvenuta proprio in concomitanza di quella cena in cui era ospite.
La lettera di risposta della madre non tarda ad arrivare e così il ragazzo, molto incuriosito, apre la lettera e legge: “Caro figlio, non voglio dire che “dormi” o “non dormi” con la tua coinquilina, ma il punto è che se lei nelle ultime settimane avesse dormito nel suo letto avrebbe già trovato la padella!”.