La villa di Bagheria in cui sabato, durante una festa, la pallavolista Simona Cinà è stata ritrovata senza vita in piscina, è stata sottoposta a perquisizione da parte dei carabinieri per far luce sul decesso della sportiva di Capaci che, ancora oggi, continua ad essere un giallo. Nulla viene lasciato al caso, soprattutto dopo il sequestro di 40 oggetti di cui vi parleremo.
I carabinieri hanno un duro lavoro, in modo da mettere assieme tutti i pezzi di un puzzle che servirà a fare chiarezza, mentre oggi è in corso l’autopsia sul corpo della 21enne. Sono state ascoltate varie testimonianze di chi si trovava con lei quella maledetta notte e sul web circolano video di quella festa.
Simona appare sorridente, felice , mentre canta, balla. E’ apparentemente serena, nulla che possa presagire un malore, tanto che si propende per l’ipotesi dell’annegamento.
A questa si è opposta fervidamente l’amica che con lei era quella sera, rimarcando quanto Simona eccellesse in tutti gli sport, nuoto compreso e che pertanto non possa essere annegata, peraltro in una piscina in cui l’acqua era molto bassa. Cosa è accaduto per davvero alla ragazza? In attesa dei risultati autoptici, tra lo strazio della famiglia, è venuta fuori una notizia.
I carabinieri hanno ritrovato 40… ve lo riveliamo nella pagina successiva del nostro articolo, in quanto questi ritrovamenti potrebbero essere utilissimi a risolvere il caso di Simona Cinà. Vediamo insieme cosa le forze dell’ordine, in questi minuti, hanno rinvenuto.