La sua ultima collaborazione con Tarantino risale a C’era una volta a… Hollywood, omaggio malinconico a un’epoca che fu. Con la sua dipartita, Hollywood perde un volto autentico, una presenza scenica difficile da replicare. Un attore che ha attraversato le contraddizioni del cinema e della vita, lasciando un’impronta riconoscibile e profonda.
Michael Madsen, attore simbolo del cinema di Quentin Tarantino e figura iconica di Hollywood, è stato trovato privo di vita nella sua abitazione di Malibù. Aveva 67 anni. A riferirlo è Nbc News, secondo cui si sarebbe trattato di un arresto cardiaco, anche se le cause ufficiali non sono ancora state confermate.
Il manager dell’attore, Ron Smith, ha spiegato che i soccorsi sono giunti immediatamente dopo la chiamata al 911, ma per Madsen non c’era più nulla da fare. La polizia ha escluso l’ipotesi di un crimine, anche se alcuni dettagli restano ancora poco chiari. Negli ultimi anni, Madsen aveva scelto di dedicarsi con passione al cinema indipendente, partecipando a progetti di giovani registi emergenti.
Tra i suoi ultimi lavori figurano Resurrection Road, Concessions e Cookbook for Southern Housewives. Parallelamente, stava lavorando a un libro autobiografico dal titolo Tears for My Father: Outlaw Thoughts and Poems, che avrebbe dovuto raccogliere riflessioni e poesie sulla sua vita tormentata e irregolare. Lascia cinque figli, tre ex mogli e una sorella, Virginia Madsen, anche lei attrice.
La sua esistenza è stata spesso segnata da eccessi, vicende giudiziarie e fragilità personali, ma è indiscutibile che la sua consacrazione artistica sia legata al sodalizio con Tarantino. Indimenticabile Mr. Blonde ne Le iene (1992), Madsen ha incarnato figure spietate, violente e allo stesso tempo affascinanti. In Kill Bill interpretava Budd, il fratello del protagonista, mentre ne The Hateful Eight era il taciturno cowboy Joe Gage.