Truffa colossale, viene tutto a galla e gli italiani vanno su tutte le furie

Durissime parole del ministro alla Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, che è intervenuto sull'attuale situazione che sta vivendo il nostro Paese a causa dell'aumento del prezzo dei carburanti. Non c'entra la crisi un Ucraina, cosa sta succedendo.

Truffa colossale, viene tutto a galla e gli italiani vanno su tutte le furie

In questi giorni non si sta facendo altro che parlare dell’aumento del prezzo dei carburanti, ovvero benzina e diesel, che hanno raggiunto prezzi stratosferici. La prima è arrivata a costare anche 2,30 euro/ litro, idem per il diesel, che in alcune aree del Paese ha superato addirittura il costo della benzina. Qualcosa che non si era mai visto in Italia, dove il diesel è sempre costato meno della benzina: una situazione, quest’ultima, che ha mandato su tutte le furie gli automobilisti. 

A causa dei continui aumenti del carburante per gli autotrasportatori è diventato anche difficile poter circolare con i loro mezzi, e per questo a partire da giorno 14 marzo era stato indetto uno sciopero, che tuttavia è stato fermato dalla Commissione di Garanzia del Governo. L’Esecutivo tra l’altro si era già impegnato a trovare delle soluzioni in questo senso, ma in queste ore è arrivato il durissimo intervento del ministro alla Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Chiare e precise sono state le sue parole. 

Cingolani: “Aumenti una truffa”

Secondo il ministro Cingolani, l’aumento dei prezzi di questi giorni, che hanno portato i carburanti a sfiorare le tre euro al litro è “ingiustificato”. Anche se i rialzi vengono in un certo senso addebitati all’attuale situazione internazionale, per Cingolani non c’entrano assolutamente le situazione di tensione che sono presenti al momento ad Est dell’Europa. 

Secondo il ministro, in sostanza, per dirlo con le sue parole, l’aumento dei carburanti è “una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”. Parole durissime, che non mancheranno sicuramente di scatenare l’opinione pubblica. L’attuale aumento del prezzo dei carburanti, e quindi del costo della vita, “non è correlata alla realtà dei fatti, è una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi” – così avvisa Cingolani.

Per il ministro il nostro Paese paga adesso per non aver saputo diversificare la produzione energetica nel corso degli anni, per cui adesso si devono trovare immediatamente soluzioni e non servirebbe a nulla costruire centrali nucleari. Secondo Cingolani bisognerebbe cominciare ad investire soprattutto sulle risorse rinnovabili.

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