Tre tipi di respirazione, scopri quella che funziona da analgesico

Esistono tre tipi di respirazione: alta, toracica e addominale, ciascuna con caratteristiche proprie, alcune più adatte a ridurre gli stati di malessere.

Tre tipi di respirazione, scopri quella che funziona da analgesico

Inspirare ed espirare con consapevolezza stimola la produzione di sostanze curative e soprattutto allevia le tensioni e riduce la percezione del dolore, proprio come un farmaco. Noi riempiamo e svuotiamo i polmoni circa 12-16 volte al minuto, che fa circa 20 mila respiri al giorno. Il respiro è da sempre il punto di contatto tra dimensione fisica e sfera emotiva.

Infatti quando siamo spaventati oppure in ansia, lo tratteniamo, quando siamo impauriti invece lo acceleriamo, se ridiamo lo facciamo più profondo, ma il respiro è anche in grado di attenuare la sensazione di dolenza. L’azione analgesica del respiro è molto efficace, sempre disponibile e soprattutto senza controindicazioni.

Si parla in particolare di respirazione antalgica ( termine di origine greca che significa” che contrasta il dolore”). Da tempo è stato evidenziato che le persone che effettuano una respirazione profonda, di tipo addominale, tendono ad avere un‘aumentata produzione di endorfine che, agendo sulla corteccia cerebrale, aiutano a rimuovere e alleviare le tensioni, anche a livello fisico e a ridurre così la percezione del male.

Si respira bene quando si torna padroni del proprio respiro, cioè si diventa consapevoli dell’atto respiratorio nella sua completezza, dall’inizio alla fine. In genere noi respiriamo a metà: inspiriamo aria perchè non possiamo farne a meno, ma non respiriamo del tutto. Spesso sospiriamo, segno che abbiamo bisogno di inspirare più profondamente e poi buttare fuori tutta l’aria, che tra l’altro è carica di tossine e acidi volatili che aumentano i livelli infiammatori dell’organismo.

Se si respira in modo completo, si sciolgono tensioni e si recuperano energia, serenità e tranquillità. Infatti molti studi e ricerche scientifiche hanno rilevato come l’azione del respiro abbassi i livelli di stress e inoltre accelerare il proprio respiro, anche solo per finta, come se fossimo spaventati, aumenta i livelli di cortisolo. Esistono diverse tipologie di respirazione, quella alta, quella toracica e quella addominale.

Respirazione alta, toracica e addominale

La respirazione alta interessa solo la parte superiore dei polmoni. Qui il diaframma non viene coinvolto. Questo porta a un maggior rilascio di ormoni dello stress e non ossigena a sufficienza le cellule, quindi anzichè calmare l’indolenzimento può aumentarne la percezione. Puoi capire se respiri così, se durante l’inspirazione le spalle si sollevano.

La respirazione toracica amplia la gabbia toracica e consente l’ingresso di una buona quantità di aria nei polmoni. Questo tipo di respirazione è quella più corretta quando si sta in piedi, seduti o in movimento. Puoi capire se respiri così, appoggiando le mani anteriormente, sulle costole, e inspirando, osservi le dita che si allontanano.

La respirazione addominale è la più profonda, attiva al massimo il diaframma che scende nell’addome e gonfia la pancia, ma la si può fare meglio da seduti o sdraiati, non in movimento. Questo tipo di respirazione si pratica con calma ed è indicata per attenuare il dolore, ma anche l’ansia e l’agitazione, donando uno stato di relax assoluto. Respiri così messo da seduto o supino appoggiando le mani sull’ombelico e inspirando, queste si sollevano.

 

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