Travolte e uccise in autostrada: la scoperta choc sul guidatore (1 / 2)

Travolte e uccise in autostrada: la scoperta choc sul guidatore

Le autostrade italiane si tingono,quasi quotidianamente, di rosso. Una scia di  sangue che non conosce battute d’arresto e ognuno che perde la vita ha una sua personalissima storia.  Il tratto comune è lo strazio che colpisce i familiari di chi, in un giorno iniziato all’insegna della routine, viene strappato barbaramente alla dimensione terrena.

E’ un  bollettino di guerra, quello che la cronaca nazionale ed estera ci restituiscono, in cui, per svariati motivi , in un batter di ciglia, la morte colpisce e non c’è la possibilità di sottrarsi, di riuscire a sfuggire. Ci sono casi che richiedono un duro lavoro degli inquirenti, allo scopo di ricostruire dettagliatamente l’accaduto. 

Sappiamo quanto una banale distrazione mentre si è al volante, un eccesso di velocità, un malore, rientrino tra le casistiche più frequenti si incidenti mortali  ma in molti che seguono la cronaca nazionale ricorderanno perfettamente quanto accaduto il 18 febbraio scorso; un caso un tantino diverso dagli altri.

Laura Amato e Claudia Turconi al casello della Ghisolfa, sulla A4 sono state travolte e uccise da un’auto e, poco fa, è stata fatta una sconvolgente scoperta riguardante proprio il guidatore che ha comportato il trapasso delle due amiche, attorno al quale è doveroso far chiarezza e giustizia.

Dopo mesi di duro lavoro,  vediamo cosa è emerso proprio riguardo a colui che si trovava al volante il  18 febbraio scorso, dato che la cosa sta suscitando non poca indignazione sui social e tra i lettori che si sono imbattuti in questa notizia.