Una scossa di magnitudo 6.1 sulla scala Richter è considerata un terremoto forte e può provocare danni significativi, soprattutto se l’epicentro si trova vicino a zone densamente abitate o se la profondità è ridotta L’evento sismico è stato avvertito distintamente in diverse aree della regione, suscitando preoccupazione tra la popolazione locale.
Secondo le prime informazioni fornite dall’Agenzia meteorologica giapponese (JMA), il sisma si è verificato a una profondità compresa tra i 30 e i 50 chilometri. Trattandosi di una zona altamente sismica, l’evento non rappresenta un’eccezione, ma la magnitudo superiore a 6.0 ha fatto scattare immediatamente i protocolli di emergenza.
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.1 ha colpito il Giappone alle ore 23:25 italiane di venerdì 21 giugno, quando in Giappone erano già le 6:25 del mattino di sabato 22. L’epicentro è stato localizzato in mare, al largo della costa nord-orientale dell’isola di Hokkaido, nel nord dell’arcipelago.
Al momento, tuttavia, non è stato emesso alcun allarme maremoto. Le autorità locali stanno effettuando controlli nei principali centri urbani dell’isola, con particolare attenzione alle infrastrutture critiche, come linee ferroviarie, impianti industriali e centrali energetiche. Le compagnie ferroviarie, come spesso accade in casi simili, hanno temporaneamente sospeso il servizio in via precauzionale per verificare lo stato dei binari e dei viadotti.
Non si registrano, per ora, danni a edifici o feriti, ma le verifiche sono ancora in corso. Il Giappone, che si trova lungo il cosiddetto “Anello di Fuoco” del Pacifico, è tra i Paesi più preparati al mondo per affrontare eventi sismici, grazie a un sistema di allerta precoce molto sofisticato e a rigide norme antisismiche.