Un terremoto è un’improvvisa e violenta vibrazione della crosta terrestre causata dal rilascio di energia accumulata nelle rocce in profondità. Questo rilascio avviene lungo faglie, ovvero fratture nella crosta terrestre, dove le placche tettoniche si muovono in modo discontinuo. Quando la pressione supera la resistenza delle rocce, si verifica una rottura improvvisa che genera onde sismiche, responsabili delle scosse percepite in superficie.
I terremoti possono variare per intensità e profondità. La loro magnitudo misura l’energia liberata nel punto in cui si origina il sisma (epicentro), mentre l’intensità descrive gli effetti del terremoto in superficie, come i danni a edifici e infrastrutture o le reazioni della popolazione.
Gli strumenti principali per la misurazione dei terremoti sono i sismografi, che registrano le onde sismiche e permettono di localizzare l’epicentro e valutarne la forza. Le zone più sismiche del mondo sono quelle situate lungo i confini tra le placche tettoniche, dove si accumulano enormi quantità di energia che vengono rilasciate sotto forma di terremoti.
E’ proprio di questi minuti la notizia di una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.8 che ha colpito una zona fortemente sismica, già teatro di gravissimi episodi nel corso della storia.
Secondo la scala Richter, che misura l’energia rilasciata da un terremoto, una magnitudo 5.8 corrisponde a un’energia equivalente a circa 477 tonnellate di tritolo. Attimi di grande panico tra la popolazione, in gran parte riversatasi in strada per sfuggire al peggio. Allertati i soccorsi: scopriamo gli ultimi aggiornamenti nella pagina successiva.