Il terremoto è un fenomeno naturale provocato da un improvviso rilascio di energia all’interno della crosta terrestre. Questa energia si genera quando le placche tettoniche, enormi blocchi che compongono la superficie terrestre, si muovono e si scontrano tra loro. Le tensioni accumulate per lungo tempo si liberano all’improvviso, causando vibrazioni che si propagano in tutte le direzioni sotto forma di onde sismiche.
Il punto all’interno della Terra in cui si origina il sisma si chiama ipocentro, mentre la proiezione di questo punto sulla superficie terrestre è l’epicentro, dove di solito si avvertono gli effetti più intensi. L’intensità di un terremoto può variare da scosse impercettibili fino a eventi di enorme potenza, in grado di distruggere edifici e modificare il paesaggio.
La magnitudo, misurata con la scala Richter o con la più moderna scala di magnitudo momento (Mw), indica la quantità di energia liberata dal sisma. L’intensità, invece, valuta gli effetti prodotti sulle persone, sugli edifici e sull’ambiente, e viene misurata con la scala Mercalli, che si basa sulle osservazioni dirette dei danni.

L’area di Napoli e dei Campi Flegrei è una delle più complesse e monitorate dal punto di vista sismico e vulcanico in Europa. Il territorio, infatti, si trova all’interno di una vasta caldera vulcanica che comprende diversi centri abitati tra cui Pozzuoli, Bacoli e parte della periferia occidentale di Napoli.
Negli ultimi mesi l’area ha registrato un incremento dell’attività sismica con sciami di scosse di bassa e media intensità, percepite distintamente dalla popolazione. Ora, però, non c’è più tempo: popolazione evacuata e sfollati portati via con le navi. Cosa sta succedendo? Scopriamolo nella pagina successiva.