Con ogni mezzo, in questa corsa contro il tempo, sono andate avanti, senza sosta, le ricerche di Susanna Recchia e della figlioletta di soli 3 anni. Le si è cercate via terra, con un notevole dispiegamento di uomini dei vigili del fuoco, della protezione civile e dei carabinieri, che stanno setacciando la zona del Trevigiano, oltre che via cielo.
Tutto è partito dalla denuncia di scomparsa, presentata dal compagno della 45enne. L’uomo, dal quale Susanna si stava separando, venerdì 13 settembre, presentandosi presso l’abitazione della Recchia per prendere la bambina di cui è padre, non ha trovato nessuno al suo interno.
Così ha sporto denuncia al commissariato locale e la macchina delle ricerche è scattata, con l’ausilio di cani molecolari, elicotteri, droni, uomini, sino a pochi minuti fa, quando è giunta la notizia che mai nessuno avrebbe voluto sentire, quella che ha posto fine ad ogni speranza.
Avremmo voluto avere una bacchetta magica per fermarlo, ma purtroppo le cose, che sembravano convergere in senso diametralmente opposto, hanno portato al macabro ritrovamento dei corpi senza vita.
Come noto, prima del rinvenimento delle salme di Susanna e della figlia di 3 anni, è stata rinvenuta una lettera d’addio. Vediamo insieme dove e qual è il suo contenuto nella seconda pagina.