Come si sa in questo periodo gli italiani stanno affrontanto una seria crisi economica provocata dalle ostilità che si sono scatenate tra Russia e Ucraina. L’Occidente ha quindi intrapreso delle sanzioni contro Mosca, sanzioni che in un certo senso si sono anche rivoltate contro di noi come un bommerang, visto che la maggior parte delle materie prime, com il gas, le acquistavamo dalla Russia. Questo ha fatto sì che si alzassero i prezzi delle bollette.
Per famiglie e imprese non è certamente un periodo facile, le difficoltà sono davvero tantissime. Basti pensare che una notissima azienda chimica di Brindisi ha ricevuto una bolletta di 5 milioni di euro di luce, circostanza che probabilmente costringerà la direzione a mettere in cassa integrazione molti lavorarori. L’azienda dà lavoro a 250 famiglie. Ma per gli italiani stanno per arrivare delle novità di non poco conto, il Governo starebbe già lavorando a dei provvedimenti.
In arrivo moratoria sulla bollette?
Nei prossimi giorni dovrebbe insediarsil il nuovo Governo a guida Fratelli D’Italia. L’Esecutivo sarà presieduto con molta probabilità da Giorgia Meloni, che sarà la prima donna Premier della storia repubblicana. In queste ore si stanno susseguendo numerose indiscrezioni circa i primi provvedimenti che l’Esecutivo adotterà.
Da quanto si apprende i primi provvedimenti che il Governo dovrebbe prendere riguardano soprattutto il caro energia per famiglie e imprese. Molto probabilmente allo studio ci sono delle misure ad hoc per venire incontro a chi è in difficoltà, ma anche a chi è moroso con le ultime bollette delle utenze, ovvero luce e gas.
Nel quarto decreto Aiuti, in materia di bollette, potrebbe esserci una moratoria di sei mesi per tutti i morosi. Questo, si badi bene, non vuol dire che non bisognerà pagare le bollette, ma chi è moroso e quindi ha debiti con lo Stato potrà pagare le sue utenze in sospeso nell’arco di un periodo di tempo di sei mesi. “I costi dell’energia creeranno sicuramente come effetto domino delle morosità elevate nei condomini. Molti non riusciranno a far fronte alle spese. Entro fine ottobre avremo la situazione più chiara perché sapremo a quanto ammonta il conto della gestione precedente e la previsione spesa della nuova gestione, considerando che i conguagli dello scorso anno erano già maggiorati del 50%” – questo il pensiero di Leonardo Caruso, presidente provinciale di Anaci Milano.