Stangata sulle sigarette, la pessima notizia per chi fuma: "Dal 1° non.. (2 / 2)

La risposta è contenuta, nero su bianco, nel Documento programmatico di bilancio inviato alla Commissione Europea. A partire dal 1° gennaio 2026 sono pronti a scattare i primi aumenti delle accise sul tabacco. Il meccanismo è stato calibrato per non innescare un trauma immediato, ma per generare un flusso finanziario continuo.

Nel corso dei successivi tre anni (2026, 2027 e 2028), il prezzo finale per il consumatore salirà in maniera progressiva. Il rincaro massimo stimato, al termine del processo, è di ben 1,5 euro in più per ogni pacchetto venduto in Italia. Questa misura non è isolata, ma rappresenta uno dei due pilastri fondamentali su cui l’esecutivo ha costruito l’intera manovra.

Allo stesso tempo, infatti, sono previsti tagli di spesa per un valore complessivo di 8 miliardi di euro, che coinvolgeranno tutti i ministeri. Si tratta di una doppia mossa, delineata per rafforzare le entrate e allo stesso tempo contenere i costi, permettendo al Governo di rispettare i vincoli imposti dal nuovo Patto di Stabilità e Crescita. L’obiettivo primario è bilanciare i conti per superare l’esame di Bruxelles.

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Si tratta insomma di una situazione assolutamente non positiva per chi fuma e per chi ogni giorno o quasi acquista delle sigarette, ricordiamo che fumare non fa assolutamente alla salute e in Francia si sono studiate apposite leggi per eliminare il fumo da diversi ambiti della societĂ . In Italia sono milioni le persone che fumano.

Questi rincari indubbiamente andranno a colpire in maniera molto forte il portafoglio di chi fuma, nelle prossime settimane dovrebbero esserci ulteriori informazioni per quanto riguarda tale situazione.