Nella placida cornice di Pomezia, a pochi chilometri dal caos della Capitale, l’ultima notte sembrava scorrere secondo il copione silente della periferia, fatto di luci spente e quiete appena conquistata.Questo velo di normalità, però, era prossimo a essere squarciato.A un indirizzo preciso, l’ombra della notte celava la dimora di Sigfrido Ranucci, il giornalista alla guida di Report, l’uomo la cui professione è da sempre un faro puntato nelle zone d’ombra del potere e degli interessi economici.Dentro, si respirava un attimo di pausa dopo l’incessante ritmo della giornata.
Solo pochissimi istanti prima, la giovane donna di famiglia era rientrata, varcando la soglia di casa e lasciando le chiavi sul tavolino, ignara di ciò che stava accadendo a pochi metri.Proprio lì, sull’asfalto, i mezzi di famiglia erano parcheggiati in un punto che di lì a poco sarebbe diventato il fulcro di un’azione violenta: l’auto personale del giornalista e la vettura utilizzata dalla figlia.
Intorno a quell’ora indistinta che precede l’alba, ogni altro suono si è dovuto zittire. Un primo fragore violento ha rotto l’armonia.Quasi immediatamente, senza lasciare il tempo di comprendere, un doppio boato ha illuminato l’oscurità con una fiamma innaturale e improvvisa, scagliando detriti e metallo contro la facciata della casa, lasciando dietro di sé solo fumo e un vuoto assurdo.
In quel momento sconvolgente, mentre l’odore acre si diffondeva nell’aria e la sirena della protezione in servizio non poteva che confermare il pericolo imminente, l’unica domanda in sospeso era: chi aveva potuto autorizzare un simile, grave atto intimidatorio e chi si trovava esattamente sotto il bersaglio?
La nostra premier Giorgia Meloni ha letteralmente spiazzato tutti, dichiarando: “Devo dire una cosa su Ranucci Sigfrido”. Vediamo insieme, in seconda pagina, quali sono state, di preciso, le esternazioni di Giorgia, giunte come un fulmine a ciel sereno subito dopo la diffusione della notizia della deflagrazione. Il fragore notturno non ha lasciato spazio a dubbi: si trattava di un affronto diretto. Sulla...