Speranze finite, il carabiniere Luca Nesti è stato ritrovato senza vita

L’arma dei carabinieri  è in lutto …. l’ennesimo purtroppo,  per l’improvvisa dipartita di Luca Nesti. La sua storia è stata seguita da moltissimi italiani, con il fiato sospeso per le sue sorti. In tanti si sono chiesti che fine avesse fatto e per diverse ore, il suo caso  è…

Speranze finite, il carabiniere Luca Nesti è stato ritrovato senza vita

L’arma dei carabinieri  è in lutto …. l’ennesimo purtroppo,  per l’improvvisa dipartita di Luca Nesti. La sua storia è stata seguita da moltissimi italiani, con il fiato sospeso per le sue sorti.

In tanti si sono chiesti che fine avesse fatto e per diverse ore, il suo caso  è stato oggetto di diversi programmi televisivi, con la speranza che qualcuno riuscisse a comunicare una lieta notizia, collaborando con le ricerche.

Come si sa, i familiari di coloro che  sembrano essere inghiottiti in una dimensione aspaziale e atemporale, quella che accomuna gli scomparsi,  continuano a  pregare affinché il loro caro venga ritrovato sano e salvo

 

Si affidano ciecamente  al lavoro di chi, incessantemente,  fa di tutto, mettendo a repentaglio la propria esistenza, pur di ritrovare colui di cui non si hanno più notizie.

Purtroppo ogni speranza di ritrovare vivo  il maresciallo Luca Nesti  sono state vanificate poco fa dalla macabra scoperta del suo corpo esanime. Vediamo in dettaglio cosa è accaduto.

Sono trascorsi diversi giorni, 5 per l’esattezza,  e i suoi colleghi lo hanno cercato dappertutto.  Fino a quando,  ieri mattina, 30 maggio,  il corpo senza vita del maresciallo Luca Nesti, comandante della stazione dei carabinieri di Costa Masnaga (Lecco) è stato rinvenuto in un bosco, dopo incessati ricerche a tappeto nella zona tra Lambrugo (Como), dove il carabiniere  viveva, e il Lecchese.

Il sottufficiale 55enne, che prestava servizio ad Erba, era scomparso dalle ore 15:00  di mercoledì 24 maggio. Sulla base delle prime ricostruzioni, sembra che il militare si fosse allontanato volontariamente dopo un’accesa  discussione familiare,  portando con sé l’arma di ordinanza. Ovviamente, per fa luce sul suo trapasso, verrà effettuata un’inchiesta dove ogni pista verrà  scandagliata in lungo e in largo per non lasciare nulla al caso, affinché  la giustizia e la verità vengano fuori e non rimangano confinate sui libri di diritto. E’ doveroso per i familiari dello scomparso, per i colleghi, per tutti coloro che lo hanno stimato nella sua lunga carriera e che oggi piangono la sua dipartita.

Mentre scriviamo, non conosciamo ancora le cause del trapasso. Si è trattato di un malore? Di un gesto volontario? Oppure di un incidente o di  un gesto di terzi? Queste sono domande legittime che necessitano di una risposta plausibile. Le operazioni di recupero sono state effettuate con la massima professionalità e rispetto per la vittima. L’intero territorio di Lambrugo è stato perlustrato dal Comando dei Carabinieri provinciale di Lecco, dai Carabinieri di Como, dagli agenti del Comando di Polizia municipale di Lambrugo, dai volontari di Protezione Civile e dai Vigili del fuoco con l’elicottero “Drago” del nucleo di Malpensa.

Nel 2006 il maresciallo si era occupato della strage di Erba, arrivando per primo sulla scena del delitto e conducendo le perquisizioni che avrebbero in seguito permesso di arrestare i responsabili dell’accaduto, i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi. La notizia della morte di Luca Nesti ha scatenato una forte ondata di commozione e cordoglio in tutta Italia.

Il comandante era un uomo molto stimato e rispettato nella sua comunità, non solo per il suo lavoro, ma anche per la sua umanità e disponibilità verso i cittadini.  I risultati  sulla cause della dipartita di Nesti saranno resi noti non appena saranno disponibili. Nel frattempo, la comunità di Lambrugo e l’intero Paese piangono la perdita di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della giustizia e della sicurezza pubblica.

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