Una brioche tagliata a metà è diventata un caso. Ebbene si, una cliente, andata a fare colazione con la madre nella pasticceria Audrey in Piazza Grande a Oderzo, in provincia di Treviso, dopo averla consumata, si è vista sullo scontrino un sovrapprezzo di 10 centesimi per aver chiesto che la brioche artigianale fosse tagliata a metà.
Si è accorta della maggiorazione solo dopo essere arrivata a casa, dicendo che le è la prima volta che le capitava una cosa simile. A commentare, controbattendo, ci ha pensato il titolare della pasticceria, Massimiliano Viotto, che ha aperto il locale nel gennaio 2024. Viotto ha raccontato di aver ricevuto tantissime recensioni negative , da una stella, scritte da chi non è mai stato loro cliente.
La cosa ha avuto ripercussioni anche su Google, dove la media della pasticceria è scesa da 4,5 a 3,5, e gli insulti sono stati davvero impressionati. Si sono sentiti dare dei «vermi», «parassiti», «strozzini», c’è chi ha scritto: «dovrebbero fallire all’istante», e ancora: «boicottiamo l’attività», «facciamoli chiudere».
Il titolare ha fatto notare che il sovrapprezzo riguarda solo le brioches, non le pizze del loro locale adiacente (“l’Arbor”) o le fette di torta. L’imprenditore ha dichiarato che la più colpita emotivamente dalle polemiche è stata la madre Audrey, precisando che questo sovrapprezzo è stato introdotto da circa metà luglio per garantire uno standard di qualità elevato, tipico dei loro prodotti artigianali, sfornati ogni giorno all’interno del laboratorio della pasticceria familiare.
Viotto, puntando sulla professionalità, ha precisato che non si tratta di una truffa ma di una scelta, fatta con consapevolezza e orgoglio. La maggiorazione è legata al fatto che il taglio richiede l’uso di piattini e tovaglioli in più, farcendo tutti e due i lati lo stesso. Il caso della pasticceria Audrey continua ad essere al centro della bufera ma i clienti abituali, quelli di fiducia, difendono a spada tratta l’operato del locale. Uno di loro, Michele, scrive: «Una polemica che fa sorridere. Conosco la qualità del posto e continuerò a venire», chiosando: «Il caffè al banco da Audrey Pâtisserie costa dieci centesimi in meno, perché non c’è il servizio al tavolo, chissà se ne verrà fatto un articolo». E voi, cosa ne pensate?