Una Milano, quella di oggi, paralizzata, in lacrime, affranta per la perdita della straordinaria Ornella Vanoni, nel giorno dei suoi funerali, officiati da padreLuigi Garbini,quelli in cui la città ha dato l’ultimo saluto all’iconica cantante, spentasi a 91 anni, improvvisamente.
Sotto un cielo forse meno distratto del solito, non è stata la frenesia del mattino a dominare il quartiere, ma l’enorme flusso di persone che hanno scelto di omaggiare Ornella. Si sono trovate in un luogo simbolo, ilPiccolo Teatro, per tributare un addio sentito.
La figura di una donna, un’icona, ha unito le anime più disparate. Tra la folla, mescolati l’uno all’altro, ci sono stati i volti noti del mondo dello spettacolo e quelli della gente comune, tutti legati da quel filo invisibile che solo le grandi voci sanno tessere.Dietro i numeri, quelli di un partecipazionemassicciae fuori dal comune, resta il senso di un lutto che va oltre la cronaca e tocca la storia di un Paese.
Per ore, ieri, la lunga fila di omaggi ha scandito il tempo nel cuore della città, in un moto di affetto che non sembra volersiesaurire nemmeno oggi, giorno dell’addio terreno. Quel cordone emotivo continua a pulsare. La camera ardente è rimasta aperta fino a tardi, accogliendo tutti coloro che cercavano un ultimo, personale, momento di congedo.Oggi, però, si è compiuto l’ultimo capitolo.
Ai funerali di Ornella Vanoni si è presentato anche lui ed è stata una sorpresa per tutti ma di chi si tratta? Non ci resta che scoprirlo nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che è stato impossibile non catturare il suo ingresso, davvero toccante.