Sta suscitando enorme scalpore l’ennesimo caso di femminicidio in Italia, che riaccende il dibattito sulla violenza di genere. Dopo giorni di interrogatori e versioni contraddittorie, l’uomo accusato del delitto ha confessato, ma le circostanze da lui descritte lasciano molti dubbi e perplessità.
Inizialmente, aveva dichiarato di essersi addormentato dopo aver preso una pastiglia, per poi risvegliarsi e non trovare più la compagna, convinto che fosse rimasta sveglia a chattare al telefono. Una ricostruzione che, però, non ha retto alle indagini. La verità è emersa solo dopo pressioni investigative: l’uomo ha ammesso di aver causato il decesso della compagna 40enne, ma in modo del tutto involontario.
In preda al panico, avrebbe poi nascosto il corpo in un borsone, disfandosene lungo una strada. Una confessione agghiacciante, che sta facendo il giro del web e sollevando reazioni sconvolte. Tuttavia, gli inquirenti storcono il naso: la versione dell’uomo appare poco credibile e potrebbe nascondere una realtà ben più complessa.
Le indagini, supportate dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno già smentito la sua prima ricostruzione. Il caso riporta l’attenzione su un fenomeno, quello dei femminicidi, che continua a sconvolgere l’Italia. La confessione, seppur parziale, non cancella le responsabilità e lascia aperte molte domande.
I famigliari della donna esigono giustizia, mentre il quadro che sta emergendo in queste ore si sta facendo sempre più inquietante. Secondo quanto confessato dal presunto colpevole, si sarebbe trattato solo di un gioco… Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.