Sondino naso gastrico per dimagrire: cos’è e controindicazioni

Il sondino naso gastrico risulta efficace come trattamento per il dimagrimento rapido. E' solitamente suggerito in caso di obesità ma può causare diversi effetti collaterali e controindicazioni. Ecco di cosa si tratta.

Sondino naso gastrico per dimagrire: cos’è e controindicazioni

La dieta del sondino naso gastrico (SNG) o Nutrizione Enterale Proteica o Chetogenica (NEP o NEC) è stata elaborata dal Professor Cappello. Come la liposuzione alimentare, anche questo tipo di regime alimentare è pensato in particolar modo per gli obesi.

Com’è intuibile, i pazienti sono alimentati durante tutto il periodo del trattamento attraverso un sondino. Questo, dal naso raggiunge lo stomaco. Sarà una pompa elettrica, ad introdurre una soluzione a base di aminoacidi, sali minerali ed acqua. Il periodo del trattamento è di breve durata. Durante questo periodo, il paziente è controllato giornalmente al fine di monitorare il suo peso corporeo. Poiché l’apporto proteico è ridotto, il trattamento presenta degli effetti collaterali. Inoltre, questa dieta è controindicata in alcuni casi.

Scopriamo di cosa si tratta e quali controindicazioni sono note al trattamento.

Il tratamento con sondino naso gastrico è suggerito per il dimagrimento degli obesi

Il sondino naso gastrico è particolarmente indicato in caso di obesità

Cos’è il sondino naso gastrico

Questo sondino è un catetere, un tubicino lungo e flessibile. Questo è introdotto all’interno del corpo attraverso il naso, passando attraverso la faringe e l’esofago, per raggiungere lo stomaco. Il suo inserimento viene eseguito da un medico specialista, assistito dall’infermiere poiché si tratta di una procedura molto delicata.

Il sondino, oltre che per il dimagrimento, è utilizzato per drenare, ripulire e svuotare lo stomaco, alimentare il paziente, somministrare farmaci, fare la decompressione gastrica. È utile anche per eseguire esami diagnostici.

Poiché può causare lesioni alla mucosa del naso, all’esofago e allo stomaco, il sondino viene lasciato solo per alcuni giorni.

Esistono due tipi di sondino naso gastrico differenti tra loro per lunghezza, dimensione e indicazioni cliniche. Questi sono il sondino a singolo lume, noto come sonda di Levin, e il sondino a lume doppio, noto come sonda di Salem.

Procedura d’inserimento

L’inserimento del sondino naso gastrico è una procedura medica molto delicata che deve essere eseguita da mani esperte.

Il paziente viene posto in posizione semi-seduta, con la testa poggiata su alcuni cuscini. In questo modo sarà possibile esaminare l’anatomia delle narici al fine di studiare come inserire il sondino.

Bisognerà anche procedere alla misurazione dall’esterno della sua lunghezza. Questo, solitamente, inizia dal ponte nasale e raggiunge la zona dell’intestino, tra lo sterno e l’ombelico.

A questo punto, si procede alla lubrificazione del sondino e alla sua introduzione all’interno del corpo. Dal naso, passa attraverso la faringe, l’esofago e raggiunge lo stomaco. Questo passaggio viene eseguito con delicatezza osservando eventuali reazioni del paziente.

Durante l’inserimento, il medico invita il paziente a deglutire per favorite la discesa del tubicino.

Una volta inserito, verranno eseguiti dei test specifici per controllare il posizionamento. Il sondino sarà fissato con nastro adesivo alla guancia del paziente per evitare che si muova.

Il trattamento non è esente da controidicazioni

Sebbene il dimagrimento è effettivo, ci sono anche complicazioni e controindicazioni

In cosa consiste la dieta del sondino naso gastrico

La dieta del sondino naso gastrico consiste nell’assumere per un periodo limitato una soluzione liquida di aminoacidi. In questo modo si attiveranno i processi chetogeni che, bloccando il senso di fame, ridurranno la massa grassa mantenendo la massa magra. In questo modo, il dimagrimento avverrà velocemente. La quantità di aminoacidi introdotti varia in base al sesso e al peso del paziente.

Agli aminoacidi, si aggiungono solitamente sali minerali ed acqua. Inoltre, in alcuni casi si somministrano anche lassativi, per eliminare i liquidi in eccesso, e inibitori gastrici, per evitare acidità.

Il periodo del trattamento è breve e si alterna ad un periodo di circa 20 giorni in cui il paziente dovrà seguire una dieta di mantenimento indicata dal medico.

Tra la fase di chetogenesi e quella di mantenimento, sono previsti due settimane di terapia mista. In questa fase, il paziente può assumere cibi solidi oltre agli aminoacidi introdotti con il sondino.

Durante il trattamento, il peso del paziente è monitorato giornalmente. È, infatti, consentito un calo ponderale massimo dell’1% del peso corporeo totale al giorno.

Controindicazioni e complicazioni

Il trattamento dimagrante non è esente da controindicazioni e complicazioni. Sebbene sia efficace per un dimagrimento rapido, non bisogna sottovalutare gli effetti del processo chetogeno.

Possono, infatti, insorgere sanguinamento del naso, sinusite o mal di gola. Inoltre, il paziente può mostrare dolori addominali, nausea, vomito, alitosi, febbre e sudorazione. Altri effetti sono l’ipotensione, la tachicardia, alterazioni cardiache, disidratazione, polidipsia. Noti sono anche i casi di disfunzioni cerebrali e di perdita della massa muscolare.

Da non dimenticare che un’alimentazione che comprende proteine e aminoacidi può determinare alterazioni renali ed epatiche.

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