È un silenzio che pesa più di mille proteste, il rumore sordo dei carrelli che attraversano i corridoi semivuoti dei supermercati e degli scontrini che non riescono a tornare in pareggio. Nelle case di migliaia di famiglie, l’attesa si misura in giorni, con l’occhio fisso su un calendario che segna l’unica data di svolta possibile.
Si tratta di una crisi domestica e silenziosa, che ha costretto intere fasce di popolazione a vivere sulla soglia, bilanciando ogni spesa con una tensione quasi fisica e logorante. Mesi di sacrifici sono culminati nell’attesa di una sola, decisiva comunicazione ufficiale.
A Roma, i dettagli del piano di sostegno sono stati limati da tempo. Tuttavia, in provincia e nelle grandi città, il meccanismo di erogazione ha mosso i primi passi solo dopo un lungo periodo di stallo, durante il quale l’inflazione ha comportato l’aumento di tutto.

Adesso, finalmente, la macchina burocratica si sblocca: l’annuncio è arrivato come un lampo, un segnale tanto atteso quanto fondamentale per i nuovi beneficiari.La promessa, nota a tutti, si chiama “Dedicata a te”, la Social Card .
Da giovedì la Social Card si può ritirare in posta ma a cosa serve e chi può richiederla? Non ci resta che scoprirlo insieme nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che vanno tassativamente annotati i requisiti e le procedure atte a ottenerla.