La finale degli US Open è stata vinta dallo spagnolo Alcaraz, nuovo numero uno del tennis ed essa ha rappresentato molto più di una sconfitta per Jannik Sinner. Il campione italiano ha voluto condividere con i giornalisti una sua riflessione su come ha giocato, dicendo: “Sono stato troppo prevedibile”.
Queste parole racchiudono molto più dell’amarezza per la sconfitta ma, nello stesso tempo, il riconoscimento della bravura del suo avversario, divenuto numero 1 al mondo del tennis, che ha saputo disputare la partita con più varianti e più coraggio.
Sinner, finora, ha effettuato una stagione ricca di regolarità e con la forza mentale di un numero uno, ma ha ammesso che Carlos Alcaraz è stato capace di sorprendere, di uscire da schemi troppo consolidati.
Parlando con i giornalisti, il campione altoatesino ha voluto lanciare un messaggio importante: la consapevolezza che per continuare a crescere bisogna accettare anche il rischio dell’errore. Sinner è stato pulito nei colpi, con una tecnica solida, seppur più prevedibile rispetto ad Alcaraz, che si è messo molto più in gioco.
I vincenti diretti non ci sono stati in Sinner, che, a suo dire, ha concesso troppo campo ad Alcaraz, libero di dettare il ritmo con le sue risposte aggressive. Sinner, seppur sconfitto, ha dato prova di maturità, con i suoi 24 anni. Difatti , ha ringraziato squadra, famiglia e tifosi, ribadendo di aver dato tutto e che non avrebbe potuto fare di più in quelle condizioni. Jannik è l’esempio di quanto la voglia di migliorarsi sia non solo sul terreno di gioco ma anche nelle reazioni. Alcaraz ha osato di più e Sinner ora, vuole lavorare per diventare meno leggibile.