Jannik Sinner ha scritto una nuova pagina nella storia del tennis italiano conquistando il suo primo titolo a Wimbledon, battendo in finale Carlos Alcaraz con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-4, 6-4. Una vittoria straordinaria, che arriva dopo il trionfo agli Australian Open a inizio anno, e che consacra definitivamente il campione altoatesino tra i big del tennis mondiale.
Oltre all’onore e alla gloria, il successo sull’erba londinese porta con sé anche un sostanzioso premio economico. Con l’edizione 2025, il montepremi complessivo del torneo ha toccato i 53,5 milioni di sterline (circa 63 milioni di euro), segnando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. Al vincitore del singolare maschile – così come a quello femminile – spettano 3.517.900 euro.
Già la sola qualificazione alla finale garantiva a Sinner circa 1,78 milioni, ma la vittoria finale ha fatto salire l’assegno a oltre 3,5 milioni. Tuttavia, come per ogni sportivo di alto livello, la cifra effettiva incassata è soggetta a tassazione. Il Regno Unito impone ai partecipanti una tassazione sui premi, e anche sugli eventuali guadagni derivanti da sponsorizzazioni visibili durante il torneo, che può arrivare fino al 45%.
La trattenuta iniziale prevista è pari al 20%, ma l’aliquota effettiva applicata, secondo Forbes, si aggira intorno al 36,5%. Nel caso di Sinner, però, la situazione fiscale è più favorevole rispetto ad altri colleghi.
Il tennista italiano risiede da tempo nel Principato di Monaco, dove non è prevista un’imposta sul reddito. Questo gli permette di evitare ulteriori tassazioni nel Paese di residenza, a differenza – ad esempio – della polacca Iga Swiatek, che dovrà versare un’ulteriore aliquota del 4% in patria. Il guadagno netto di Sinner dopo le imposte britanniche dovrebbe quindi aggirarsi intorno ai 2,5 milioni di euro.